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Ancora problemi per la discarica di Stabio

inserito il 20/3/2009 alle 10:02

La discarica di Stabio, a due passi dal confine di Gaggiolo e dal comune di Cantello raddoppia. Il comune di Stabio ha infatti approvato i lavori di ampliamento in direzione della collina di Rodero e questi sono pronti a partire.

Il comune di Stabio ha infatti fatto sapere di aver ricevuto l'ok dalle autorità sviizzere dopo aver presentato l'esame di impatto ambientale e di conseguenza ha rilasciato le licenze edilizie ai gestori dell'impianto.

Il problema di questo ampliamento ricade però sulle case in territorio italiano che sono oscurate dalla montagna di rifiuti, ricevono le polveri provenienti dalla discarica, compreso l'amianto, e ora dovranno ascoltare il poco piacevole concerto di mezzi meccanici in movimento.
Ciò che il comune di Cantello è riuscito a ottenere è il contenimento dell'altezza della montagna a 32 metri, cioè l'altezza attuale. Il progetto di ampliamento prevedeva infatti anche l'innalzamento della montagna a 42 metri.

Non sono quindi servite a nulla le proteste degli abitanti di Cantello e tutte le azioni che sono state svolte nel corso degli ultimi anni, alcune anche in collaborazione con cittadini svizzeri, per protestare contro lo stoccaggio di rifiuti.

La storia della discarica di Stabio è infatti piuttosto lunga. Nel corso degli anni la AIDA&A, Associazione italiana difesa animali ed ambiente, in collaborazione con il comitato cittafini di Gaggiolo, ha compiuto una serie di azioni di sensibilizzazione, segnalazione  e protesta. L'ultima iniziativa riguarda la consegna di  una memoria alla corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo e davanti alla corte dell’Aja che racconti per filo e per segno la storia della discarica.

Questa operò è solo l'ultima iniziativa. Lo scorso anno è stata bandita una raccolta di firme on-line ed è stata minacciata una class action contro i proprietari della discarica e contro il govero svizzero.

Foto | Corriere del Ticino

Categoria: Rifiuti
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