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Il nuovo solare termodinamico è targato Italia

inserito il 31/3/2009 alle 15:16

Il solare termodinamico è considerata la tecnologia legata all’energia solare con il maggiore sviluppo futuro in quanto capace di produrre i maggiori rendimenti. In particolare grazie al lavoro dell’italianissimo premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia.

Il funzionamento del solare termodinamico è frutto di grandi specchi parabolici che concentrano la luce del sole su un tubo ricevitore dentro il quale scorre un fluido. Attraverso il fluido, normalmente olio, il calore ricevuto dal sole viene trasferito in un serbatoio il quale è in contatto con uno scambiatore di calore che genera vapore che viene usato per far muovere delle turbine. Le turbine sono a loro volta connesse a degli alternatori che generano corrente elettrica.

La grande novità dovuta al lavoro di Rubbia è la sostituzione dell’olio che scorre nel tubo riscaldato con una miscela di sali fusi che sono in grado di raggiungere i 550 gradi rispetto ai 380 dell’olio moltiplicando così l’efficienza dell’impianto. I sali usati compongono una miscela economica, non infiammabile, non inquinante come invece lo è l’olio usato negli impianto tradizionali.

Il solare termodinamico  è una tecnologia in voga da molti anni. In California esiste da oltre 20 anni un impianto di questo tipo e oggi ne sono stati aggiunti 8 per un totale di 350mW prodotti. La bontà di questa tecnologia è la produzione di elettricità in maniera costante, senza interruzioni.

Il progetto si chiama Archimede ed è targato ENEA.

Categoria: Energia
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