Miss Cicciona… Sono in coda al semaforo e la pubblicità in radio del concorso Miss Cicciona, mi irrita enormemente. Del resto nella giuria del concorso c’è Bettarini: probabilmente non avrà niente cui pensare in questi giorni! Poco dopo, la cronaca di Miss Padania, only for blondes, mi irrita poco meno…
Un concorso dedicato alle over non dovrebbe poi darmi fastidio: sono un po’ per il vivi e lascia vivere. Se una vuol far vedere le ciapètt, che siano scheletriche o prosciuttose, sono fatti suoi!
Non è quello che mi urta: mi urta il termine Cicciona. Innanzitutto, perchè è un aggettivo e, diciamocelo sinceramente, è di quelli finto affettuoso, che fanno tanto retropensiero malevolo, di cui è pieno il mondo. Ma, soprattutto perchè è una categoria. E non mi piacciono le categorie, le quote rosa, le proposte sterili. Noi ragazze ci siamo buttate negli stereotipi: per darci un ruolo, che non ci serve e non ci serviva. Combattiamo per un’affermazione – che abbiamo, se vogliamo, come individui – e per uscire dagli schemi ci chiudiamo in altri. Mi rifiuto di credere che per risultare simpatica, una voglia il titolo di Miss Cicciona, nell’era del salutismo a gogò, solo per contastare il minimalismo snob.
Beh, ora i miei pensieri si sono troppo elevati, temo. Questo post ne sostituisce uno su un passo di Proust che non ho trovato, vedete un po’ 😉
Ma vieni! Mi piaci quando prendi queste posizioni. personalmente la penso come te, forse perchè mi sento chiamata in causa. Non sono un fuscello… non lo sono mai stata, certo a 20 anni i miei 15 kg in meno li avevo … ma non è questo ciò che conta. i nomignoli sopra elencati mi hanno sempre fatto incazzare. forse perchè a differenza delle mie coetanee fuscellose ho sempre fatto il doppio della fatica per far emergere il mio di più. Non ho mai fatto parte della massa o delle mode… primo perchè non me lo potevo permettere e secondo perchè ho capito con il tempo che dovevo essere me stessa ciccia o no. all’alba dei 40 anni ci sono riuscita. confesso che cambierei qualcosa del mio fisico rotondo… ma questa è un altra storia. quindi viva le donne felici.
Non posso che essere d’accordo con te, cara!
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