La mostra “Ri come…” sta tornando!

Il Liceo Artistico P.Candiani collabora al progetto

“Ri come…” è un progetto di mostra itinerante che si colloca all’interno delle attività e dei progetti previsti dal Piano Integrato Transfronaliero (PIT).

Gli obbiettivi del PIT sono aumentare la raccolta differenziata, ridurre la produzione di rifiuti e contrastare il fenomeno del loro abbandono sul territorio.

Per raggiungere questi obiettivi è stato messo a punto un approccio integrato che prevede azioni di sensibilizzazione, riuso, educazione e controllo per una gestione più sostenibile dei rifiuti.

Tra le attività c’è una mostra è dedicata ai più giovani, che mira asensibilizzarli attraverso l’approfondimento sui vantaggi di una corretta raccolta differenziata e sull’opportunità di trasformare il rifiuto in nuova risorsa. Si intende far intraprendere agli alunni un percorso che dalla conoscenza li indirizzi a comportamenti virtuosi, alla promozione di azioni responsabili che contribuiscano in modo positivo ad un cambiamento del proprio stile di vita.

Nell’ambito di Greenschool il Liceo artistico Candiani di Busto Arsizio aveva già ospitato la mostra nel 2017.

Da diversi mesi gli studenti del Liceo delle sezioni di grafica e design si sono formati tramite diversi incontri con personaggi influenti come Silvia Colombo, Giorgio Caporaso, Sergio Cannavò, Fulvio Fagiani, Frank Raes, Patrizio Ponti, Lorenzo Minetti, Sara Manserra, Paolo Proserpio

Successivamente sono stati seguiti da Stefano Castiglioni (grafico e il creatore di Aquapotabile) e Sebastiano Colombo (Designer) durante un percorso di creazione di diverse tipologie di materiale integrativo per la mostra.

Gli studenti pensano che questo progetto si stato molto utile e che li abbia resi consapevoli della situazione in cui oggi si trovano.

Una cosa che è piaciuta molto e che li ha spronati è stato il fatto di essere seguiti da degli ottimi tutor e istruiti da personaggi motivati  che credono realmente in quello che fanno.

La maggior parte delle cose imparate non vengono dette in tv o insegnate sui banchi di scuola. Spesso sono tenute nascoste e per questo con i loro manifesti i ragazzi hanno voluto esprimerle.

Giorgia Mamone

 

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