Da Germignaga a Merida, Venezuela

Trevor Torbucci del Liceo “Sereni” di Luino sta trascorrendo l’anno scolastico in Venezuela. Ecco le sue notizie a metà esperienza.

Buon pomeriggio dal Venezuela (buona sera a voi che siete in Italia),

[…]

Ora, peró, passiamo a cose piú interculturali. Devo dire che ambientarmi, a differenza di quanto pensavo, non é stato difficile anzi si potrebbe dire che é stato quasi facile. La famiglia da subito mi é piaciuta moltissimo e mi sto trovando molto bene anche perché giá dai primi giorni mi hanno fatto sentire a casa. Per quanto riguarda la lingua, non é stato molto difficile apprenderla anche grazie ai ragazzi del Club Juvenil de AFS Mérida che per la prima volta nella loro storia hanno organizzato un corso per noi stranieri (ovviamente non smetto di apprendere parole nuove ogni giorno). 
La scuola é iniziata piú o meno un mese dopo il mio arrivo in Venezuela. É differente da quella italiana, non solo come facilmente immaginabile nella parte dell’edificio, ma sopratutto nell’orario e nelle materie effettuate. Qui le lezioni iniziano alle 7.00 !!!!, finiscono 3 giorni alle 13.30 e gli altri due alle 12.00 e la cosa piú bella é che si va a scuola dal Lunedí al Venerdí e il Sabato si puó DOR-MI-RE!!!  Tutto questo peró non é ció che mi ha colpito di piú poiché quello che veramente mi é sembrato straordinario é la PROMO (ossia la promoizione). La mia é la numero 45, la Promoción XLV, ció che piú mi ha affascinato sono le attivitá che si organizzano per raccogliere fondi per la festa di fine anno: per esempio per il Día del Estudiante (Giorno dello Studente) si sono organizzati dei giochi per i bambini de Primaria (le Elementari) mentre per Natale una “festa” per alunni e genitori  (che abbiamo chiamato BUON NATALE XLV) con vendita di panini dolci e bibite, giochi da tavola e un talent show e per Carnevale e San Valentino si faranno altre cose. Inoltre, la scuola ha una squadra di calcio, di cui faccio parte, che affronta le squadre di altre scuole nell’Intercolegial e ogni sezione ha la propria squadra che si fronteggia contro le altre nell’Intercurso. Proprio ieri noi di 5 B abbiamo battuto quelli di 4 A.
Con i compagni di scuola tutto va per il meglio, ho fatto amicizia con moltissime persone nuove, ovviamente ci sono amici piú stretti ma anche persone che mi salutano chiamandomi per nome e io non ho la piú pallida idea di chi siano. Peró, che dire, questo é il Venezuela!! le persone sono cosí, aperte, sociali, curiose e soprattutto come dicono qui “pana” (che si potrebbe tradurre con amichevoli) e questa é la cosa che piú mi piace.
Come detto la “settimana scolastica” va da lunedí a venerdí e poi?….poi arriva il fin de semana la parte piú bella della settimana in tutti i Paesi del mondo. Giá dal venerdí sera ci si riunisce con gli amici per guardare un film al cinema o in casa di qualcuno, per mangiare una pizza (rigorosamente fatta da noi!) o semplicemente per stare insieme con un po’ di musica, altra cosa dei Paesi latini che mi piace moltissimo. Perché anche qui ascoltano musica elettronica e cose simili peró i migliori generi per ballare e, soprattutto per ballare con una ragazza, sono il reggaeton, il merengue e la salsa (generi che in Italia sono pressocché sconosciuti).
Poi viene il sabato, dedicato al riposo assoluto la mattina, un po’ di studio il pomeriggio e la sera generalmente un’altra riunione con gli amici. Terminata la riunione si torna a casa o a volte si rimane a dormire a casa di qualche amico per poi svegliarsi in quello che, insieme al lunedí, é il giorno piú brutto e triste della settimana, la domenica. Perché sai che teoricamente puoi rilassarti un altro po’ peró allo stesso tempo a breve dovrai iniziare a studiare perché il giorno seguente é lunedí e inizia una nuova settimana di scuola.
Come tutte le cose nella vita, non é tutto rose e fiori. I problemi ci sono e la difficoltá piú grande é forse riuscire a esprimere quello che realmente vuoi dire in una lingua che non é la tua perché a volte puoi dire qualcosa pensando che significhi “ma” e invece significa “cane” (e tutti muoiono dalle risate), mentre altre volte il malinteso puó essere piú grande e potresti aver offeso qualcuno senza volerlo. I momenti tristi, anche se fortunatamente pochi finora, ci sono. Uno su tutti quando letteralmente spediscono a casa (in Italia) colui che era quello con cui forse avevi legato di piú tra tutti i ragazzi di AFS. Altre volte invece potresti provare rabbia, magari per come hanno rimandato a casa quel tuo amico (quasi fratello) o semplicemente perché, a causa della situazione economica del Paese, quasi non trovi rasoi in nessun supermercato della cittá. Peró é forse soprattutto da queste situazioni che si puó apprendere molto; una cosa su tutte che si impara é come gestirsi, capire che un giorno un dollaro vale 40 bolivares e tre mesi piú tardi puó valere il doppio e per questo aspettare a cambiare i soldi perché non c’é necessitá urgente o magari imparare a non sprecare alcuni beni materiali di primaria necessitá che peró non si incontrano facilmente. Tutte piccole cose che aiutano a conoscere e comprendere il mondo e sopratutto a conoscere e comprendere sé stessi.
Un saluto e un abbraccio a tutti. Un in bocca al lupo particolare ai ragazzi che stanno facendo le selezioni.
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