Rio San Juan, due mosaici leggendari

Nella cittadina di San Carlos in Nicaragua, (il cui santo Patrono è nientemeno che San Carlo Borromeo!), quasi al confine con il Costa Rica,  esistono ancora, totalmente abbandonati, due grandi mosaici degli anni ’80, realizzati quando nessuno avrebbe sognato una tale avventura artistica e umanistica, in quel posto e in quel momento.

Nel 1987 il Nicaragua era nel pieno della guerra. Una sporca guerra di aggressione da parte della più grande superpotenza del mondo. E San Carlos stava proprio nella “prima linea” della frontiera SUD…arrivarci da Managua, via terra, era una rischiosa avventura di dieci ore, tra fango, guadi di fiumi e pericoli di imboscate da parte delle bande mercenarie.


I due mosaici misurano ciascuno circa 12 metri di larghezza e un metro di altezza, erano stati commissionati dall’allora Governatore della “Region Especial 2” (appunto il terriotorio del Rio San Juan) ALEJANDRO GUEVARA SILVA alla nostra scuola di Managua, la “ESCUELA NACIONAL DE ARTE PUBLICO MONUMENTAL DAVID ALFARO SIQUEIROS” (ENAPUM-DAS) per commemorare il giorno 13 di Ottobre, decimo anniversario dell’assalto al fortino della guardia del dittatore Anastasio Somoza da parte dei guerriglieri dell’Arcipelago di Solentiname.
Entrambi i mosaici sono poi stati dichiarati “Ptrimonio Culturale Nazionale” dal Governo della Repubblica con la Legge N. 90 pubblicata nella “Gaceta Diario Oficial N.78” del 23 Aprile 1990.

 

1985 - DETALLE DEL MOSAICO EN LA EX CASA DE CULTURA (HOY RESTAURANTE EL GRANADINO) DE SAN CARLOS, RIO SAN JUAN, NICARAGUA

In realtà queste due opere facevano parte di un Progetto molto più complesso, che prevedeva di intervenire in tutto lo spazio pubblico della cittadina di San Carlos, per abbellirlo, umanizzarlo e renderlo “vivo” con le tematiche più significative della sua storia. Il nostro Progetto prevedeva l’intervento in una diecina di “fuochi” di interesse pubblico che erano stati individuati, e che dovevano interrelazionarsi tra di loro per formare un “percorso” plastico/espressivo: la Piazza della Chiesa, il Malecon, il Molo, il Belvedere, il Centro di Salute, la Fortezza, il Municipio ecc. Le opere previste erano Pitture Murali, Sculture, Mosaici, Ceramiche e Decorazioni Scultopittoriche su spazi aperti, pareti degli edifici, marciapiedi, parchi giochi per bambini ecc., sia come attività didattica della ENAPUM-DAS (la nostra scuola), che come creazioni di artisti individuali o collettivi nazionali e internazionali invitati e con il coinvolgimento degli Artisti Primitivisti di Solentiname. Alla fine,di questo “PROGETTO D’ARTE SAN CARLOS”, oltre a questi due mosaici monumentali menzionati, si riuscirono a realizzare solamente 5 pitture murali primitiviste (nel Belvedere e nel Centro Storico) un dipinto murale del Maestro Leonel Cerrato (nell’ex Casa di Cultura)…e poi il Progetto si dovette interrompere principalmente a causa della guerra.

 

1986, MANAGUA, NICARAGUA, IL LABORATORIO DI "SCULTOPITTURA" DELLA NUOVA "ESCUELA NACIONAL DE ARTE PUBLICO-MONUMENTAL", CON LA PRIMA PARTE DEI MODULI PER IL MOSAICO DI SAN CARLOS

In Nicaragua la tecnica del MOSAICO era assolutamente una novità. Dopo il murale della Casa Nacional AMNLAE di Managua nel 1983, dove per la prima volta viene realizzato un frammento di mosaico di materiali vari (conchiglie, pezzi di vetro e ceramica e pietre naturali), è proprio nella ENAPUM-DAS dove iniziamo una sistematica attività didattica di realizzazione di mosaici con il sistema “indiretto”, cioè componendo le tessere dell’opera al rovescio incollate con la colla su fogli di carta per poi fare la colata di cemento armato e conformare così la piastra “prefabbricata”. E questa attività didattica sperimentale ci porta ben presto a realizzare altorilievi e sculture a“tuttotondo” completamente di mosaico. Trovandoci poi in un periodo di guerra (i porti erano stati minati e il Nicaragua praticamente era isolato dal mondo) dovemmo ricorrere a materiali “autoctoni”…praticamente a tutto cio’ che potevamo reperire per realizzare i nostri mosaici. Le nostre “miniere” preferite erano gli edifici in rovina di Managua per il terremoto del 1972, le spiagge sassose della costa del Pacifico nonchè i letti dei fiumi e dei torrenti e le zone rocciose del nord del Nicaragua. Avevamo così accumulato una gigantesaca TAVOLOZZA di pietre colorate, marmi, graniti, conchiglie, vetri colorati, piastrelle di ceramica ecc.

1985 IL MOSAICO NELLA EX CASA DE CULTURA (OGGI RESTAURANTE EL GRANADINO) DI SAN CARLOS, RIO SAN JUAN, NICARAGUA

1985 IL MOSAICO NELLA EX CASA DE CULTURA (OGGI RESTAURANTE EL GRANADINO) DI SAN CARLOS, RIO SAN JUAN, NICARAGUA

Il primo mosaico, che potremmo intitolare “SIMBOLI PRECOLOMBIANI” si trova nella ex Casa di Cultura di San Carlos, che attualmente è un edificio privato trasformato in “Ristorante El Granadino”, e il mosaico è stato praticamente inglobato nelle camere da letto del personale. Il Proprietario, molto gentilmente è disponibile per una visita rapida.

Questo mosaico è un insieme di moduli prefabbricati (piastre di cemento) realizzati da vari gruppi di studenti, ciascuno con un disegno simbolico precolombiano come “la Serpiente Emplumada de Asososca”  o il simbolo di “OLLIN” e del calendario Maya, oppure con disegni stilizzati ispirati alla flora e fauna del Rio San Juan. C’è anche un particolare curioso: la maschera di bronzo in altorilievo, costruita a partire da un grosso bossolo di bomba di cannone, che alcuni studenti di ritorno dai combattimenti al nord del Nicaragua ci avevano portato. La bomba è stata aperta e la lamina ottenuta è stata lavorata a sbalzo a freddo. Un esempio positivo di riciclaggio di un materiale di morte (guerra) con un oggetto di vita (arte).

Sarebbe opportuno trasferire questo mosaico in uno spazio pubblico, per compiere la funzione per cui era stato concepito.

 

1987, MOSAICO "LA HISTORIA DE RIO SAN JUAN", LUNGOLAGO (MALECON) DI SAN CARLOS, RIO SAN JUAN, NICARAGUA

Il secondo mosaico è la “STORIA DEL RIO SAN JUAN” e si trova sul frontone del vecchio podio del MALECON di San Carlos (il lungolago). Oggi il terrazzo è occupato da alcuni negozi e ristoranti, e tutti i detersivi, sporcizia, liquidi e fluidi organici di vario tipo vengono sbrodolati sul mosaico, che si trova totalmente abbandonato e in una situazione pessima. Ed è un vero peccato, perchè questo mosaico è stato realizzato solo ed esclusivamente con pietre colorate nicaraguensi: una vera e incredibilmente ampia tavolozza di colori che dovrebbe rendere orgoglioso chiunque degli abitanti di questa nazione. Inoltre è il primo tentativo di sviluppare per immagini la storia di questa regione, dall’epoca precolombiana, alla colonizzazione, alla schiavitù, alla resistenza contro i pirati (Rafaela Herrera), alla lotta per la indipendenza e alla rivoluzione, poi la campagna della alfabetizzazione, la Riforma Agraria ecc.

Per realizzare questo tema storico era stato dato il compito a tutti gli studenti della ENAPUM-DAS di realizzare un bozzetto, con l’intenzione poi di integrare le varie proposte in un unico Bozzetto Esecutivo. Pero’ nella discussione finale tra maestri e alunni sulle proposte presentate si decise all’unanimità di adottare completamente, e senza nessuna integrazione, la proposta dello studente Sergio Serrano Escobar. Sulla base di questo Bozzetto Esecutivo, il mosaico è stato realizzato collettivamente con la colaborazione di tutti gli studenti.
L’opera modulare completa è poi stata trasferita e installata a San Carlos, dove si trova tuttora…totalmente abbandonata…..forse di questo mosaico nessuno ne sa niente, anche se la gente ci sbatte contro la faccia tutti i giorni, e a San Carlos è praticamente impossibile non vederlo. Pero’ così stanno le cose… non c’è maggior cieco di chi non vuole vedere…o, diremmo, di chi fa finta di non vedere….chissà!

 

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