L’uscita pre-natalizia del blockbuster Call of Duty: Modern Warfare 2 aveva fatto storcere più di un naso tra gli appassionati di gaming su PC, a causa della scelta di Infinity Ward di gestire in prima persona l’attività multiplayer legata al gioco, non supportando di conseguenza i “server dedicati”, vera e propria istituzione su PC; tale scelta era stata giustificata con la necessità di offrire una modalità multiplayer quanto più possibile stabile e qualitativamente alta, ma in realtà la vera motivazione era evitare che i pirati informatici avessero gioco troppo facile nell’utilizzare in multiplayer le varie versioni piratate, scaricate e crackate del prodotto.
Ad ergersi a baluardo del gaming su PC erano arrivati gli svedesi di DICE, studio di sviluppo facente parte di Electronic Arts, i quali con abile mossa di marketing avevano manifestato al mondo la loro intenzione di supportare pienamente i server dedicati con il loro prossimo Battlefield: Bad Company 2 (PEGI 16+, sito ufficiale), atteso il 5 marzo 2010 su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. L’utenza PC aveva ringraziato, manifestando sui forum di tutto il mondo il suo supporto per il “concorrente” di Call of Duty: Modern Warfare 2.
Passano i mesi, e mentre il gioco Infinity Ward vende uno sproposito di copie (è stato incassato oltre 1 miliardo di dollari, alla faccia dei server dedicati…) ecco arrivare come fulmine a ciel sereno una dichiarazione del produttore Gordon Van Dyke a Eurogamer.net: pur confermando il supporto di Battlefield: Bad Company 2 ai server dedicati, la novità è che gli utenti saranno “costretti” a rivolgersi ad una serie di gestori selezionati da DICE stessa presso i quali affittare i server. Server “fatti in casa”? Scordateveli: la necessità di preservare il gioco su PC (…ovviamente, anche in questo caso, dal pericolo pirateria) ha avuto la meglio su ogni altra possibile considerazione.
Apriti cielo: i video-giocatori su PC si sono sentiti traditi, hanno definito questa uscita come un “clamoroso autogol” degli sviluppatori svedesi e di Electronic Arts, hanno criticato aspramente quello che ai più appare come un voltafaccia. La verità? La verità è che la mossa di DICE deve far riflettere ogni appassionato di videogiochi su PC. Gli sviluppatori svedesi hanno senza dubbio dimostrato la volontà di supportare il gioco multiplayer su PC (la piattaforma per antonomasia di questo tipo di intrattenimento), ma alle loro condizioni: vuoi i server dedicati? Affittali da noi, così almeno siamo sicuri che non stai utilizzando una copia pirata del nostro gioco.
Una posizione pienamente legittima, a mio modo di vedere, una sorta di versione videoludica del detto “o mangi questa minestra, o salti dalla finestra“. E nessuno dimentichi che l’abbiamo cucinata noi utenti PC questa minestra, rivolgendoci (parlo in generale) sempre più alla pirateria, al download illegale, al Mulo, ai crack…ingredienti amarissimi, senza dubbio, ma vogliamo avere la faccia di dare la colpa al cuoco?
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Sempavor
Fanbit
tanto quei poveracci della dice rimarranno a bocca asciutta credendo di fregare i cracker..ormai è possibile giocare a cod 6 craccato da mesi..alla faccia di steam e gli altri.e stessa cosa averrà per bad company 2.siamo già al lavoro…non possono fermare le crew russe,americane,cinesi e altre…e nemmeno quelle italiane .finche vorranno 50 euro per un videogame sarà guerra.stay tuned!
E diciamolo anche che i server non ufficiali sono sempre i più affollati e con gli hardcore gamer 😉 Il prezzo finale del prodotto è stato spesso oggetto di discussione anche su fanbit.it e Loco e Sempa ne sanno qualcosa 😡
mekong.delta, lascia che ti risponda. E ti risponderò cercando di mantenere bassi i toni. 🙂
Primo: basta con la favola del prezzo alto, per carità. Vai a leggerti le riviste di settore dei primi anni ’90, guarda i prezzi, e poi vediamo se torni ancora alla carica con la favola del prezzo alto.
Secondo: ‘a Rrrobin Hood, ma che stai a parlare di “guerra”? XD Non usiamo le parole a sproposito, dai, che tanto lo so che scappa da ridere anche a te…dai…
Terzo: scrivi “siamo già al lavoro”. Bene. Io non manco di stupirmi, ogni volta che un pirata ha la faccia tosta di dirlo al mondo non solo senza vergognarsene, ma anzi vantandosene.