Cinema e videogames, in molti hanno cercato di farli convivere, di fonderli, di avvicinarli ma solo pochi sono riusciti in questa impresa che sembra quasi impossibile.
Nonostante le numerose affinità che li caratterizzano e il continuo citarsi vicendevolmente, questa coppia sembra essere destinata, nella gran parte dei casi, a produrre risultati catastrofici. Pensate per un attimo ai film tratti dai videogiochi, negli ultimi anni ce ne sono stati tanti, fin troppi, ma scommetto che non riuscireste a citarne uno che può essere definito come un vero capolavoro. Questa unione ha invece donato a Hollywood una serie infinita di B movies (qualcuno ha detto Super Mario?) .
Quelli di voi hanno vissuto la loro adolescenza da gamer negli anni ’90 non possono aver dimenticato due dei film più famosi e rappresentativi dedicati al mondo dei videogames: “Street fighter” e “Mortal Kombat”. Il primo fu una vera delusione per tutti i fan dell’arcade “picchiereccio” più gettonato delle sale giochi a causa della trama evanescente e della scarsa caratterizzazione dei personaggi (la delusione era palese sulla faccia dei nerd all’uscita dal cinema). Il secondo ebbe maggior successo grazie ad effetti speciali ben sfruttati e al fascino di vedere all’opera sul grande schermo combattenti del calibro di Sub Zero e Scorpion (nonostante la mancanza delle fatality e la tarmarragine esagerata della colonna sonora).Ora pensate a videogiochi tratti da film. Quanti di questi hanno superato il livello di mero sfruttamento del franchising entrando realmente nel cuore dei gamers e nella storia dei videogames?Gran parte dei giochi tratti da pellicole di successo si riduce a rendere interattiva la storia vista al cinema, sfruttandone superficialmente personaggi e ambientazioni. Se ne potrebbero elencare centinaia di giochi che hanno utilizzato questa formula (da ET ad Avatar) creando prodotto che non va oltre il puro merchandising (forse é meglio comparsi un poster).La formula magica per creare il videogioco perfetto tratto da un film l’hanno trovata in pochi ma, la soluzione dell’enigma sembra più semplice di quanto si possa pensare.
Vi ricordate “Indiana Jones e l’ultima crociata”? Uno dei “punta e clicca” più belli a cui abbia mai giocato. I ragazzi di Lucas Art pur rimanendo fedeli agli avvenimenti principali della trama del film hanno dotato il gioco di elementi nuovi rendendo vario il gameplay e facendo vivere al giocatore un esperienza di gioco degna dell’archeologo più famoso del grande schermo.
Altro esempio di gioco, questa volta più recente, che è riuscito a combinare in modo inedito (ed efficace) pellicola e joystick è “The Amazing Spiderman”, il titolo Activision si è svincolato dalla trama del film pur mantenendone lo spirito originale sviluppando il gioco come se fosse il seguito del film stesso (cosa accade a Spiderman dopo i titoli di coda?) Ciò vuol dire nuovi nemici, nuove avventure e tanta varietà di gameplay.
E se la formula magica per fondere cinema e videogiochi fosse costituita solo da idee semplici ma efficaci?
Gaetano “Morfeus” Deleo