Ben ritrovati Gamers al consueto appuntamento del lunedì di VG-Factor col Play Today 🙂 Oggi vi voglio parlare di questo aspetto alquanto singolare che fa fruttare una montagna di soldi ad Electronic Arts, ma che crea anche dei bei giochi ovviamente, ospitando sotto la sua ala protrettice case sviluppatrici di videogiochi come Crytek, Valve, Epic Games, Harmonix, Insomniac Games e non per ultima la tanto discussa Respawn Entertainment. Sta di fatto che ci fosse proprio questo personaggio che oggi andrò a presentare nel primo Play Today della nuova stagione che si chiama David De Martini, dietro a tanti altarini. Come potete vedere dalla foto qui a lato, è un signore di 50 anni con la passione di un ragazzino per il management con il quale ha conseguito un master per poi entrare nel mondo dei PC, server e infine videogiochi. Dodici anni fa usciva da Autodesk su consiglio di un amico per entrare in EA e da li incominciò la sua ascesa. Iniziò con Tiger Woods, Il Padrino e ora siede all’ apice di EA Partners. Il suo lavoro si dirama oggi in due importanti impieghi che sono ricercare col suo team i futuri programmatori di videogiochi sparsi per il pianeta ed organizzare e dirigere lo sviluppo dei videogiochi nella sua oasi chiamata EAP. Il team con cui si interfaccia per reclutare nuovi sviluppatori in Europa ha sede a Guilford, mentre l’ altro è situato a Redwood Shores in California. Prima di prendere delle decisioni sul dover spostarsi per il mondo per andare a conoscere i futuri sviluppatori per EAP, viene preso in primis da David con a suo fianco i suoi collaboratori come John Riccitiello e Frank Gibeau e si discute sul da farsi. E’ estremamente importante avere un rapporto diretto con i ragazzi che andranno a collaborare con EAP in termini di aspetti comunicativi e personali ed allora li che Mr. De Martini scende in campo e vuole conoscerli di persona. Tutti i partecipanti a questa società che viene denominata ” third party ” non viene messa in distinzione rispetto a coloro che sono già gli sviluppatori di EA, infatti si parla di qualità e risultato del videogioco nel globale e non di un team esterno o interno.
David De Martini parla anche di un aspetto piuttosto piccante, in cui si è trovato a portare a casa gli ex-Infinity Ward e lasciare ad Activision i ragazzi di Bungie visto che erano in cerca di una casa produttrice di videogiochi. Sono strategie ed accordi che si fanno a porte chiuse e quando entrambe le parti si trovano sulla stessa linea, stipulano il contratto che li legherà da li in avanti, verso la creazione del videogioco. Bungie ha voluto fare il giro delle aziende dove poteva trarne un beneficio ed ovviamente si è recata anche da EAP e ha chesto di poter sviluppare un MMO per la durata di 5 anni, cosa che andrebbe oltre i piani soliti che i ragazzi hanno affrontato in questi anni con Halo. Proposta bocciata da David ma che ha trovato un grosso accoglimento da Activision. Oggi tre giochi su quattro che superano una certa soglia di popolarità, fanno parte delle software house indipendenti che sono state accolte da EAP. La questione dei soldi è la principale intenzione risultante nel contratto che si va a stipulare tra i team e la società, ma anche la possibilità di avere margini di spazio creativo e delle forniture degli strumenti per lavorare a pieno non è mai sottovalutata.
Forty spera come voi di entrare in un paradiso dei videogiochi dove poter vivere la sua vita immersa nei sogni di noi hardcore gamers 🙂
EnJoy ^_^
Fabio “Forty” Fortina
Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit
Pingback: Apertura stagione podcast 2010-2011, quanto costa Nintendo DSi XL, controllo di NBA 2K11, Play Today del Forty, modifica play 3 | FEARMAX