Final Fantasy: ecco la formula per far rinascere la saga di Square Enix

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Le grandi saghe videoludiche rimangono per sempre nel cuore dei videogiocatori anche quando non brillano più di quella luce magica che faceva sognare ogni volta che veniva annunciato l’uscita di un nuovo capitolo.

Final Fantasy ne è un esempio eclatante poichè nonostante il declino che ha travolto la serie dopo l’uscita del decimo capitolo (risalente a ben 12 anni fa) i fan più accaniti non si sono mai dati per vinti sperando sempre nella rinascita di questa meravigliosa serie videoludica.

Proprio il nome di Final Fantasy viene da un viene da un ultima speranza di successo del suo creatore, il signor Sakaguchi, che dopo diversi flop aveva tentato l’ultima fantasia (che in italiano suona malissimo)  prima di abbandonare definitivamente l’ambito fantasy e videoludico.

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Più volte è stato chiesto a gran voce dalle community online un remake di quello che è stato il capitolo più bello ed emozionante dell’intera saga ovvero Final Fantasy VII ma Square Enix ha sempre mantenuto un alone di mistero s questo rifacimento.

Personalmente l’idea di rigiocare a Final Fantasy VII in versione next gen mi piace molto sopratutto perchè è stato uno dei giochi che più mi ha divertito ed emozionato. Dall’altra parte però vorrei che questo gioco rimanesse lì inviolato come lo ricordo io con i personaggi col testone e le battaglie a turni vecchio stile.

Invece che ne direste se dessimo qualche suggerimento a Square Enix per ridare quel feeling e quella magia a Final Fantasy creando un nuovo capitolo della serie rendendolo indimenticabile proprio come quelli che abbiamo amato?

Innanzi tutto c’è bisogno di un cambiamento di stile. Il modo più facile e indolore di adoperare questo cambiamento sarebbe quello di coinvolgere un team europeo nello sviluppo del gioco. Per Devil May Cry questa mossa ha funzionato egregiamente (il reboot del gioco di Capcom si è rivelato una vera chiave di volta per la rinascita del titolo). Una bella ventata di aria occidentale non farebbe male anche a  Final Fantasy che negli anni sembra essere stato affossato sotto il peso di stereotipi di una scuola videoludica giapponese che ha perso lo smalto  di un tempo. A quale team affidare lo sviluppo?

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Personalmente vorrei vedere come se la caverebbero i talentuosi ragazzi di Cd Project con un progetto di questo calibro. Il team polacco creatore dell’apprezzatissimo “The Witcher” è attualmente il più quotato in termini di Rpg “alla occidentale” e a mio parere saprebbe dare quel tocco di epicità e di originalità che manca da molto alla serie di Final Fantasy.

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Un altro punto da rivedere è quello riguardante la caratterizzazione degli antagonisti. A Final Fantasy serve qualcuno che faccia veramente paura, un personaggio spietato che non guarda in faccia a nessuno e che avrete voglia di sconfiggere per fare finalmente giustizia. Era proprio questo che rappresentava Sephiroth. L’antagonista del settimo capitolo di Final Fantasy non ci ha pensato due volte a uccidera a sangue freddo Aeris, il personaggio più dolce e amato della saga.

Ma veniamo alla componente narrativa. Da troppo tempo Square sta tessendo trame troppo intricate per essere facilmente comprese e godute dai giocatori. Il videogiocatore ha bisogno di una trama coinvolgente che gli permetta di sentirsi parte del videogioco, di immedesimarsi nei personaggi e divertirsi per essere spinto dalla voglia  di completare il gioco. Final Fantasy negli ultimi capitoli ha incentrato la narrazione sui singoli personaggi caratterizzandoli al meglio ma non ha saputo dare il giusto spessore e la giusta semplicità al filo conduttore degli eventi. Una trama più semplice e diretta, finali alternativi (dettati da importanti decisioni da prendere nel corso del gioco) e personaggi più maturi (rispetto ai soliti adolescenti) potrebbero essere la chiave per la creazione di un titolo di successo.

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Non sono da dimenticare anche gli aspetti relativi al gameplay e al mondo di gioco. Il battle system è un elemento molto importante nell’economia di un gioco come Final Fantasy. Un sistema di combattimento efficace può influenzare fortemente il successo del titolo, sopratutto se si tratta di Rpg. La strategia vincente da adottare in questo caso è quella di mescolare elementi classici con nuove componenti di gameplay derivanti da MMORPG. Un mondo di gioco esplorabile in piena libertà sarebbe infine la ciliegina sulla torta che darebbe al giocatore quella libertà che tanto viene apprezzata nei free roaming.

E voi cosa consigliereste a Square Enix per creare un nuovo indimenticabile capitolo che riporti agli antichi fasti la saga di Final Fantasy?

Gaetano “Morfeus” Deleo

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2 risposte a Final Fantasy: ecco la formula per far rinascere la saga di Square Enix

  1. Loco scrive:

    Final Fantasy… quanti ricordi! E’ stato il videogioco che mi ha fatto apprezzare l’inglese (andavo alle medie all’epoca), obbligandomi a tradurmi per intero il manuale di gioco per capirne il funzionamento appieno (esistevano ancora i manuali 😀 )

    Indimenticabile e, anche se vorrei anche io con tutto il cuore giocare alla versione per ps4, non sono convintissimo che me lo goderei appieno… alcune cose vanno lasciate nei ricordi 😉

  2. emersson scrive:

    Sai il reboot di devil may cry non è stata una mossa inteligente perche alla fine il gioco non è piaciuto ai fan e ha venduto solo 1.5 millioni di copie che è molto poco rispetto a quanto capcom prevedeva. Infatto è stato considerato uno dei flop dell’anno scorso; anche il suo predecesore devil may cry 4 ha venduto di piu circa 3,4 millioni di copie….Ma alla fine penso che se devono propio fare un reboot che sia fatto per bene non come quella “cosa” chiamata DmC.

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