Sony ha presentato Project Morpheus, il casco VR per PS4

Si è svolta a San Francisco la Game Developer Conference, evento dedicato agli sviluppatori. Con grande sorpresa, Sony ha colto l’occasione per presentare il suo nuovo casco di Realtà Virtuale, dal nome provvisorio Project Morpheus.

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Shuhei Yoshida, presidente della Worldwide Studios di Sony Computer Entertainment, inizia con un discorso generico sulla Realtà Virtuale per poi parlare del nuovo progetto Sony che farà concorrenza diretta al promettente Oculus Rift, aggiungendo che il suo team sia al lavoro sul progetto già dal 2010. I giochi presentati con Project Morpheus sono stati il primo God of War e l’affascinante Datura.

A livello estetico Project Morpheus ha un ottimo design, e sulla parte frontale presenta diverse luci blu che richiamano i colori della stessa PS4. Yoshida ha anche specificato che si tratta ancora di un prototipo, ed è chiara la scelta di Sony nel presentarlo in tale sede per “darlo in pasto” agli sviluppatori affinchè prendano confidenza con le potenzialità della periferica e possano svilupparne giochi e software sfruttandola al top.

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Interviene anche Richard Marks, del Reparto di Ricerca e Sviluppo di Sony, che elenca i parametri usati da Project Morpheus per simulare al meglio la Realtà Virtuale:

  • Sight, riferito al display ad alta risoluzione ed ottiche speciali create grazie al reparto fotocamere di Sony;
  • Sound, il suono a 360° per un’immersione totale nel mondo virtuale;
  • Tracking, per rilevare con estrema precisione i movimenti del giocatore;
  • Control, l’interazione con oggetti e ambiente che ci circonda grazie alla compatibilità con DualShock e PS Move;
  • Easy to use, in riferimento alla facilità d’installazione e comodità d’uso;
  • Content, ovvero giochi e applicazioni che sfrutteranno tale tecnologia.

Marks ha invitato tutti gli sviluppatori a produrre software per il nuovo casco, elencando anche i produttori di motori grafici pronti a supportare Project Morpheus.

Richard Marks

Se da una parte tale periferica crea grande hyper tra i videogiocatori, dall’altra è bene guardarsi da possibili controindicazioni: il pericolo è di essere invasi tra pochi anni da decine di caschi virtuali di marche diverse, mandando in crisi i consumatori meno esperti che non saprebbero quale comprare o finirebbero per prendere quelli più economici pur non conoscendone a fondo le caratteristiche.

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Altro grande pericolo è che la Realtà Virtuale possa diventare la droga del 21° secolo: quante ore al giorno passeremo indossando il casco? Preferiremo stare a casa immersi in un mondo fittizio anziché uscire con gli amici a fare un giro o bere una birra? La paura è che si possa finire come in Matrix, immersi in mondi virtuali mentre si perde sempre di più il contatto con la realtà e le persone che ci circondano. Starà a noi non fare questa fine.

Pongy

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