La settimana ricomincia e un altro Play Today fa il suo ingresso. Oggi voglio portare all’attenzione un videogioco che è rimasto nella memoria di molti appassionati di Nintendo e devo dire che si sta facendo sempre strada nelle famiglie e sto proprio parlando di Mario Kart. Per quanto io ammetta che Nintendo non sia proprio capace di creare videogiochi di guida di un certo spessore, ma devo dire che la formula di Mario Kart è davvero divertente. Recentemente sul sito di Nintendo, gli sviluppatori hanno dichiarato in una conferenza, la loro base di partenza del progetto di Mario Kart 7. Hanno parlato i ragazzoni americani di Retro Studios, Inc che abbiamo già avuto modo di conoscerli con la serie Metroid Prime e ultimamente con Donkey Kong Country Returns. Titoli di tutto rispetto, devo ammetterlo. C’erano anche i componenti della Divisione Entertainment Analysis & Development (EAD) che hanno partecipato alla realizzazione di questo nuovo capitolo di Mario Kart e questo fa capire che è questo il primo sviluppo internazionale nella serie. Non è da tutti poter svolgere un lavoro insieme, quando sei dall’altra parte dell’ globo poi… 😀 Mario Kart 7 partì all’inizio del 2010, più o meno in contemporanea con nintendogs + cats e quest’ultimo sarebbe dovuto uscire prima, quindi l’organico discese a otto persone con l’incarico di lavorare.Quando venne il momento di spingere a sviluppare MK7, non avevamo abbastanza personale per sviluppare il gioco. I ragazzi che lavoravano in Giappone erano oberati di lavoro e scarsi di personale, quindi chiesero al Reparto Pianificazione e Sviluppo Software (SPD) di farsi dare una mano, visto anche che The Legend of Zelda: Skyward Sword stava stravolgendo tutti i piani di Nintendo. In quello stesso periodo i ragazzi di Retro stava lavorando allo sviluppo di Donkey Kong Country Returns, ma gli mancava poco e quindi chiesero a loro l’ aiuto necessario per andare avanti nella programmazione di Mario Kart. A quei tempi, in Retro avevano bisogno di staccare la spina, ma appena ricevettero da Nintendo di collaborare a Mario Kart 7, presero la palla al balzo e si rimetterono in corsa, con un po’ di nervosismo, per riprendere tempo. Al primo incontro, tutti gli sviluppatori andarono a cena fuori particolare, un yakiniku party (barbecue in stile giapponese, NdForty) e dopo il primo brindisi, ruppero il ghiaccio e con molta eccitazione poi parti il progetto. Durante la prima conversazione a tavola già pianificavano tracciati come ragazzini. 😀 In sede di Nintendo parlarono della progettazione di circuiti interessanti e mai noiosi, realizzare immagini in grado di soddisfare il pubblico moderno, e dare un senso di profonda varietà rimanendo nei 60 frame al secondo. SPETTACOLO! Quanto li adoro questi di Nintendo!!! 😆 Non lo negano, stato un bel problema per loro mantenere queste promesse. Nintendo ha sviluppato metà dei circuiti, Retro l’altra. Gli amerivani di Retro fecero richieste old-style come ricreare percorsi classici, quelli già apparsi nei precedenti titoli di Mario Kart e riadattati allo stile di questo nuovo gioco. La loro idea era espandere quei concept e inserire anche le corse in aria o sott’acqua, ma Retro avevano un malus di partenza. Non avevano mai programmato per 3DS. Hanno dovuto imparare a realizzare un buon percorso dal punto di vista del design. I percorsi classici hanno consentito di entrare nei meccanismi dello sviluppo di Mario Kart 7 e le caratteristiche uniche della console Nintendo 3DS hanno dato il “LA” per iniziare a lavorare. Dopo due mesi dal via, si mettevano a correggere insieme gli errori, americani e giapponesi coesi per riuscire nell’impresa epica. 😀 Il percorso di Luigi’s Mansion l’hanno fatto quelli di Retro. Durante la programmazione è saltata una frase del genere: “Ho paura di aver esagerato un po’. Va bene lo stesso?”, ed uno del team dell’EAD rispose: “Sì! Sì! Continua così!” (ridendo). Così si creò un equilibrio tra il circuito di Mario Kart DS e le atmosfere di Luigi’s Mansion per Nintendo GameCube, per fare in modo che la gente potesse rivivere le stesse emozioni del circuito originale per Mario Kart DS. Il metodo di Retro di sviluppo fu quello di affidare un percorso ad ogni designer e mettere a capo un supervisore per analizzare in corso d’opera tutti gli aspetti della progettazione. I progressi venivano inviati ogni settimana, e i feedback dell’EAD hanno avuto un valore inestimabile. Per concludere, molte cose sono state rese possibili proprio da questa collaborazione. Grazie EAD e amici di Retro. 🙂
Forty è andato a tirare fuori il SuperNES per giocare a quel mitico Mario Kart…. Aaaaaaaah!!! 🙂 😀
EnJoy ^_^
Speaker Radiofonico (Forty) FanBit.it
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Tradotto male da bing o non sai proprio scrivere?
Bella Alexander 😀 Il Giapponese è davvero difficile,sisi. 😀
C’è sempre gente pronta a criticare il lavoro degli altri!!Tristezza!!
E’ la fama 😀 😉 Avrai anche tu un giorno, un peso così grande 😀