Mass Effect 2? Non ti alzi dalla sedia finchè non l’hai finito!

A giorni è atteso in tutti i negozi di videogiochi Mass Effect 2 (PEGI 18+), che onorerà della sua fantascientifica presenza i nostri PC e le nostre Xbox 360 a partire dal 29 gennaio prossimo. Il nuovo gioco di ruolo di Bioware (già responsabile del recente Dragon Age: Origins, anch’esso sfoggiante un bel PEGI 18+) sta già riscuotendo in tutto il mondo i primi clamorosi consensi da parte della critica, e si prevede che anche l’accoglienza dei giocatori non sarà da meno: graficamente da urlo, forte di un gameplay più votato all’azione rispetto all’illustre primo capitolo della saga, Mass Effect 2 dovrebbe anche essere dotato di un aspetto narrativo di prima qualità.

Chi avesse avuto modo di giocare al primo Mass Effect, uscito nel 2007 su Xbox 360 e nel 2008 su PC, non si farà certo sfuggire l’opportunità di importare nel secondo capitolo della trilogia (eh già: è una trilogia) i propri salvataggi, così da “recuperare” il proprio comandante Shepard così come l’aveva lasciato (più o meno) e iniziando la nuova avventura partendo dalle solide radici di quanto giocato in precedenza (se vi siete persi i salvataggi, poco male: il gioco inizierà con un protagonista dal background predefinito). Giusto per fare un esempio (stupido) qualsiasi, immaginatevi una saga cinematografica come quella de “Il Signore degli Anelli“, e immaginate di essere voi i protagonisti dei film, anno dopo anno (ovviamente, questo discorso vale solo per coloro che ancora non hanno bruciato la loro memoria a lungo termine, io nemmeno ricordo la trama dell’episodio di Squadra Speciale Cobra 11 che ho visto ieri sera).

In ogni caso, Mass Effect 2 promette di offrire una complessità narrativa senza eguali…roba che se vi siete persi il primo episodio dovreste correre immediatamente in negozio a comprarlo (sempre che vi riesca di trovarlo, sennò c’è sempre Steam con la sua versione digitale da scaricare), e divorarlo nei giorni che ci separano dal 29 gennaio. Perchè, amici, diciamocelo: quando un videogioco è bello, ed ha anche una trama degna di questo nome, il videogiocatore serio si fa pigliare e non si stacca più finchè non ha scritto la parola “fine” alla vicenda. Nel caso della trilogia di Mass Effect, ciò significa aver giocato il primo capitolo, attendere spasmodicamente il secondo (ormai ci siamo, resistete!) e prepararsi da ora ad affrontare il terzo ed ultimo capitolo, il quale ovviamente uscirà quando sarà pronto.

Io sono videogiocatore anziano, e quindi ormai nulla mi stupisce, ma alcune cose che ho letto recentemente in rete mi lasciano quantomeno perplesso (dunque non mi stupisco, ma mi perplimo): gente che afferma di essere stremata dall’attesa per Mass Effect 2, ma che nello stesso tempo confessa di essere ancora alle prese con un Fallout 3 a caso; gente che fa due conti, e realizza che nei prossimi mesi tra Mass Effect 2, Dante’s Inferno, Bioshock 2 & compagnia cantante non avrà neanche il tempo per respirare; gente che si diverte con il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare 2 ma che desidera ardentemente di toccare con mano il nuovo Battlefield: Bad Company 2

Sono codesti i videogiocatori di oggi? Consumisti che mordono e che fuggono, che rosicchiano e che digeriscono, piccole apine indaffarate a volare di fiore in fiore? Giocatori che non si fermano neanche di fronte a belle trame e personaggi indimenticabili? Ah no, io non sono così e non sarà così nemmeno mio figlio; quando avrò un figlio, ed egli sarà abbastanza maturo per passare dalla Nintendo Wii alle console per gli adulti (…è solo una battuta, ok?) lo educherò per bene: “Mass Effect 2? Non ti alzi dalla sedia finchè non l’hai finito!“.

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Sempavor
Fanbit

Informazioni su Sempavor

Gerardo Sempavor, personaggio leggendario della storia del Portogallo. Di proibite origini nobili, Sempavor decise ben presto di abbandonare agi e ricchezze, e si mise in viaggio verso il sud del paese, allora occupato, alla ricerca di avventure e...bottino. Resta impressa nella memoria collettiva la riconquista della città di Evora (1165). Oggi si occupa di videogiochi e buon cibo.
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