Lo sappiamo tutti che le “perle rare” hanno sempre un valore superiore nel mercato: in pochi lo hanno, in tanti lo vorrebbero, ma in pochissimi se lo possono permettere. Vale nel mondo del collezionismo classico, come francobolli, carte telefoniche e monete così come nel mondo videoludico.
Spesso sui titoloni importanti, quelli che ad esempio in passato hanno scritto un genere, ci si fa sopra un notevole marketing per tirare su qualche soldo in più e lucrare sugli appassionati disposti ad aprire senza riserve il portafoglio. Lo si fa sulle famose Collector’s Edition, lo si fa sui Joypad Griffati, lo si fa su confezioni in metallo e lo si fa pure sul manuale del gioco che ti spiega come risolvere gli enigmi contenuti nel titolo.
C’è però una notevole mosca bianca che capita molto di rado, ma quando capita significa che l’ufficio marketing ci punta davvero tanto: la console personalizzata. E’ il caso di Final Fantasy XIII, che a parecchi mesi dalla sua uscita (parliamo di 2010) fa vestire di bianco il monolite nero in un’edizione per collezionisti e amatori della saga Final Fantasy.
Questo genere di cose mi fanno solitamente riflettere. Una Playstation 3 marchiata Final Fantasy, si fa pagare 100$ in più alla già costosa console di casa Sony, azienda che ultimamente non è ben vista per via del prezzo ancora troppo elevato e non giustificato (perlomeno non per tutti gli utilizzatori). Piuttosto che tagliare i prezzi della Playstation 2 (90$), forse forse è meglio che ragioni di effettuare un decisivo taglio sulla next-gen se non vuole dover chiudere il progetto Play3 e conseguentemente Blue-ray perchè al momento l’unico vero motivo che dovrebbe spingere un’acquirente a comprare la console di casa Sony e spendere 200€ in più è l’ HD perchè se un ragazzo vuole soltanto giocare può tranquillamente farlo su Xbox360 o su Wii che hanno prezzi nettamente inferiori. Mi chiedo che cosa stiano aspettando.
Locorotondo Luca
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit