Pirateria all’olio d’oliva

piratare videogiochi15 anni fa era semplice piratare un videogioco: te lo facevi passare dall’amico e se eri fortunato ad avere un masterizzatore cd, potevi copiartelo senza problemi…

12 anni fa le cose si sono fatte più difficili, le aziende inserivano blocchi specifici che ne evitavano la copia, ma la cosa è stata aggirata in breve tempo. Circa 10 anni fa è sbucato nel mondo informatico una sorta di “controllo” live dei videogiochi, grazie alla diffusione sempre più costante delle connessioni adsl, ma anche questo controllo (Steam incluso) può venire aggirato attraverso la sostituzione di file e l’aggiunta di programmi specifici.

Da un pao di anni a questa parte però, si sente nelle cronache un nuovo modo di proteggere le proprietà intellettuali che trovo più efficace. Il gioco risulta facilmente copiabile e scambiabile e il titolo parte regolarmente ma, nel momento in cui il software stesso fa un check scatta qualcosa.

Il videogioco non si blocca e non ti manda la polizia a casa, bensì cambia le dinamiche mostrandoti un gioco differente o messaggi dedicati alla situazione.

Ad esempio Game Dev Tycoon: il videogioco simulativo dove sviluppi i tuoi videogiochi.
Lo sviluppatore, conscio del fatto che il suo titolo sarebbe stato piratato, ha rilasciato una versione speciale che non fa finire il gioco, con un messaggio tanto intelligente quanto vero “Capo, sembra che molti che stanno giocando al nostro gioco abbiano preferito scaricarlo illegalmente, piuttosto che acquistarlo regolarmente. Se la gente non compra i giochi che gradisce, finiremo presto in bancarotta”

game-dev-tycoon-pirataE’ invece news più recente quella che vede un giovane “pirata” intento a godersi il suo Skullgirls scaricato illegalmente, fino a quando un messaggio lo interrompe

skullgirls-pirataVeloce il ragazzo si affretta a segnalare il disservizio twittandolo agli sviluppatori, i quali con molta ironia gli rispondono così:

skullgirls-pirata-twitter“Probabilmente è perchè lo dovresti acquistare, invece di piratarlo…”

Con l’esplosione di gameplay su youtube, personalmente ci penserei più di 5 volte prima di pubblicare un video con software piratato, alla luce dei furbi avvenimenti che le software house stanno creando.

Siamo di fronte a un sistema di antipirateria, al naturale… come il tonno 🙂

Loco

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