Oggi Gamers voglio parlarvi della storia di Bioware. Nel 1995 tre ragazzi appasionati di giochi da tavolo, Greg Zeschuk, Ray Muzyka e Augustine Yip, incominciarono a unire idee che divennero comuni e da questo nacque la Bioware. Ai tempi erano diventati medici di professione, ma volevano affrontare questo viaggio insieme è partire per le vie videoludiche e così approdarono col primo videogioco per PC intitolato ” Shattered Steel “. Questo videogioco era assai intrigante è parecchio fantasiono. Ambientato in un futuro lontano, così lontano da essere collocato nel 2132, con la tecnologia umana così elevata da far pensare a colonie e galassie in mano alla razza d’ appartenenza. Da questa ambientazione si voleva far risaltare l’ abuso di potere che alberga nell’ indole umana e lo scopo del gioco era far parte di una squadra di mercenari col compito di perlustrare ed affrontare ogni ostilità nemica. Fecero un buon successo per essere appena entrati nel mercato videoludico. Galvanizzati dal buon successo trovarono alleanza con Interplay e aquisendo le licenze, crearono uno dei videogiochi che oggi rimane sicuramente impresso a qualsiasi fanatico dei GDR ovvero Baldur’ Gate. Basato sulle regole di Advanced Dungeons & Dragons della seconda edizione e da un motore grafico ben strutturato chiamato Infinity Engine, crearono un videogioco di ruolo che ancora è ricordato ed ammirato per la sua profondità di gameplay. A quei tempi la grafica era isometrica all’ alto e lo scopo del gioco era come il famoso gioco da tavolo coi dadi, esplorare un mondo vastissimo in compagnia delle persone che si incontravano e che si univano nel tuo party. A quei tempi esistevano concorrenti spietati del genere del calibro di Diablo, Fallout e Elder Scrolls, ma BG era sicuramente la soluzione più azzeccata per i fan di AD&D. Il team di Bioware dovette cedere alla vita reale Mr. Yip per via del suo lavoro a tempo pieno con la chilurgia e successivamente usci la prima espansione per BG che si chiamava ” Tales of the Sword Coast “. Dopo questo titolo riuscito alla perfezione, Bioware spinse i suoi progetti su console e prese il seguito di MDK allora fatta dalla Shiny Entertainment, creando MDK2. Questo game era diverso dal loro congeniale perchè parliamo di un FPS in terza persona. Il protagonista doveva debellare l’ invasione aliena con tutte le armi a sua disposizione e vi assicuro che Kurt “ smitragliava a nastro “. Dopo questa boccata d’ aria volevano ritornare sulle proprie orme e qui lo fecero ancora più convinti di prima e crearono Baldur’ s Gate II: Shadows of Amn. Successo inimmaginabile con centinaia di ore di gameplay bellissime e trascinanti all’ invero simile. A questo punto Bioware tagliò i ponti con Interplay per via dei fondi che incominciavano a calare e strinsero alleanza con la mitica ed amatissima Infogrames che oggi si chiama Atari. Con loro crearono il primo MMORPG in 3D utilizzando un nuovo motore grafico battezzato Aurora Engine al posto dell’ ormai pensionato Infinity Engine. Il nome di questo game era Neverwinter Nights ed appunto era ambientato nelle fredde città del nord dove l’ obbiettivo era cercare la creatura Waterdeep per debellare l’ epidemia che aleggiava nell’ aria. Sicuramente questo videogioco era qualcosa di unico ai tempi, peccato che non venne ben programmato e la storia single player risultava scarna, alchè gli appassionati iniziarono a creare pezzi aggiuntivi alla trama utilizzando il Toolset. Neverwinter crebbe e appoggiato da Bioware, tutte le Comunity lavorarono a Modding molto belli. A questo punto ritornarono sulle console con un genere di videogiochi che nel 2003 non trovava un degno sviluppatore, ma Bioware donò la giusta importanza alla saga delle saghe e nacque Star Wars: Knights of the Old Repubblic. Videogioco che univa i fondamenti di AD&D ed il combattimento a turni. Addirittura durante il game, si poteva decidere l’ allineamento e quindi anche farsi prendere dal lato oscuro. Trionfo sperato che divenne realtà. Il 2005 fu un altro anno incredibile per Bioware che partorì un videogioco davvero originale e ricco di talento dal nome di: Jade Empire. Il gioco era ambientato nella Cina e voi dovevate impersonificare un ragazzo che sognava di diventare un guerriero di arti marziali e da qui affrontare tutti le malefatte degli uomini malvagi. Tra comparto sonoro e grafico nulla di eclatante, ma neanche da buttar via per JE. Peccato per i combattimenti che erano troppo ripetitivi e frequenti fino a portare il videogiocatore alla noia. Adesso arriviamo al 2007 e qui Bioware lancia una bomba atomica che subito diventò trilogia per via degli acquisti fatti nei primi mesi e sto parlando del videogioco più bello che si potesse creare ovvero Mass Effect. Sì, sto un po’ esagerando, ma mi è rimasto veramente nel cuore quando l’ ho finito e vorrei rigiocarci ancora 700 volte. La storia parla di una razza della galassia che ogni 50.000 anni devasta qualsiasi altra forma di vita che vuole eguagliare se non superare la propria. La razza umana insieme ad altre è alla ricerca di questa civiltà per mezzo delle rovine abbandonate, ma succederanno colpi di scena a non finire. Il seguito di questo primo capitolo è previsto per il 29 gennaio e anche se non avete giocato al primo, avete tutto il tempo per farlo oppure aspettare l’ uscita del seguito non sarà un problema perchè iniziare dal secondo è già stato preso in considerazione dalla Bioware. Un altro titolo che arrivò su console, ma portatile, era un videogioco in stile GDR platform che si chiama Sonic Cronicles: The Dark Brotherhood, esclusiva per Nintendo DS. Questo game presenta molti accorgimenti che impreziosivano lo stile di gioco, ma non esaltano lo standard che tutti possiamo trovare negli altri videogioco. Per quanto riguarda i prossimi titolo targati Bioware abbiamo per lo studio texano un interessante titolo chiamato Star Wars: The Old Repubic che sarebbe un prequel del videogioco di SW del 2003. Mentre per la sede centrale si sta aspettando l’ uscita per il 6 novembre per questo videogioco che farà sicuramente milioni di copie vendute in tutto il mondo e mi sto riferendo a Dragon Age: Origins. Già me lo vedo questo videogioco intriso di racconti e stili di combattimento come il ” pause & play ” che è molto divertente e funzionale. Non aspettiamo altro che giocare e sognare con una software house così magica e desiderosa di accontentare noi Harcore Gamers 😉
La storia è finita e Forty mette a nanna tutti gli appassionati dei veri videogiochi, ogni lunedì con VG-Factor 😉
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Fabio “Forty” Fortina
Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit