Recensione Deadly Premonition

Per vedere la Videorecensione di Deadly Premonition, cliccate qui

Nel mondo videoludico siamo abituati ad avere strepitosi effetti visivi e grafica stellare troppo spesso accompagnati da una trama scarna e quasi sempre scontata. Se siete amanti del genere Wii (poca grafica e molta sostanza), su xbox 360 è uscito a dicembre 2010 Deadly Premonition.

Horro survival che vi porterà a Greenvale, piccolo paesino che per molti aspetti ricorda il vecchio telefilm Twin Peace. Abitanti perlopiù semplici, senza pretese la cui quotidianità viene rotta da eventi spesso inspiegabili.

Il personaggio da voi interpretato, Francis York Morgan (gli amici lo chiamano York), è già di per sé un mistero da risolvere: un caffeinomane-tabagista che parla spesso da solo rivolgendosi a una figura virtuale di nome Zac e che prevede il futuro nella tazza colma di caffè.

Videogioco in parte freeroaming che vi catapulterà in ambienti bui in stile Silent Hill, mischiato da elementi che arrivano direttamente da Resident Evil: avrete la possibilità di guidare per le strade e per i boschi della contea, entrando in bar, supermercati e abitazioni il tutto per poter interrogare i sospettati e risolvere il caso che vi porta a Greenvale, cioè un’omicidio svolto in maniera poco chiara e dai risvolti raccapriccianti.
In aiuto per risolvere il caso, vi vengono dati degli indizi in un modo chiamato Profiling: una serie di “diapositive” che mostrano che cosa è successo in quell’ambiente, all’inizio oscurate ma, via via che si sbloccano gli oggetti sulla scena del crimine, diventeranno più nitide dandovi la possibilità di capire le dinamiche avvenute.

Il sistema di controllo, che ricorda molto Resident Evil 4 e 5, darà spesso frustrazioni in particolare a contatto con numerosi nemici a schermo. Le armi a disposizione sono molte e avrete con voi la classica pistola iniziale con colpi infiniti, che sicuramente non aiuta a mantenere quell’atmosfera horror che il gioco cerca di consegnare.

Buona la colonna sonora che però, viene riutilizzata troppe volte nelle differenti situazioni proposte dal gioco, dando un senso di noia e di ripetitività.

Anche le animazioni risultano essere troppo ripetute e rigide al punto che vi faranno passare la voglia di giocare a questo titolo; se però riuscirete a resistere a questi difetti sommati alla bassissima qualità delle texture, Deadly Premonition sarà in grado di regalarvi un’esperienza come non si vedeva da diverso tempo, un po’ come fece Fahrenheit tempi indietro.

Insomma è un titolo molto ben realizzato sotto il punto di vista della storia, grazie ai colpi di scena proposti che incasineranno le vostre idee e grazie all’atmosfera che respirerete a Greenvale, dimenticherete i difetti visivi/tecnici contenuti in questo videogioco.
In conclusione se cercate la grafica state lontani da Deadly Premonition ma se volete un’avventura diversa dai titoli di massa che vi terrà incollati allo schermo fino a 20 ore, è un titolo da acquistare grazie anche al bassissimo prezzo di vendita.

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Nel mondo videoludico siamo abituati ad avere strepitosi effetti visivi e grafica stellare troppo spesso accompagnati da una trama scarna e quasi sempre scontata. Se siete amanti del genere Wii (poca grafica e molta sostanza), su xbox 360 è uscito a dicembre 2010 Deadly Premonition.

Horro survival che vi porterà a Greenvale, piccolo paesino che per molti aspetti ricorda il vecchio telefilm Twin Peace. Abitanti perlopiù semplici, senza pretese la cui quotidianità viene rotta da eventi spesso inspiegabili.

Il personaggio da voi interpretato, Francis York Morgan (gli amici lo chiamano York), è già di per sé un mistero da risolvere: un caffeinomane-tabagista che parla spesso da solo rivolgendosi a una figura virtuale di nome Zac e che prevede il futuro nella tazza colma di caffè.

Videogioco in parte freeroaming che vi catapulterà in ambienti bui in stile Silent Hill, mischiato da elementi che arrivano direttamente da Resident Evil: avrete la possibilità di guidare per le strade e per i boschi della contea, entrando in bar, supermercati e abitazioni il tutto per poter interrogare i sospettati e risolvere il caso che vi porta a Greenvale, cioè un’omicidio svolto in maniera poco chiara e dai risvolti raccapriccianti.

In aiuto per risolvere il caso, vi vengono dati degli indizi in un modo chiamato Profiling: una serie di “diapositive” che mostrano che cosa è successo in quell’ambiente, all’inizio oscurate ma, via via che si sbloccano gli oggetti sulla scena del crimine, diventeranno più nitide dandovi la possibilità di capire le dinamiche avvenute.

Il sistema di controllo, che ricorda molto Resident Evil 4 e 5, darà spesso frustrazioni in particolare a contatto con numerosi nemici a schermo. Le armi a disposizione sono molte e avrete con voi la classica pistola iniziale con colpi infiniti, che sicuramente non aiuta a mantenere quell’atmosfera horror che il gioco cerca di consegnare.

Buona la colonna sonora che però, viene riutilizzata troppe volte nelle differenti situazioni proposte dal gioco, dando un senso di noia e di ripetitività.

Anche le animazioni risultano essere troppo ripetute e rigide al punto che vi faranno passare la voglia di giocare a questo titolo; se però riuscirete a resistere a questi difetti sommati alla bassissima qualità delle texture, Deadly Premonition sarà in grado di regalarvi un’esperienza come non si vedeva da diverso tempo, un po’ come fece Farenight tempi indietro.

Insomma è un titolo molto ben realizzato sotto il punto di vista della storia, grazie ai colpi di scena proposti che incasineranno le vostre idee e grazie all’atmosfera che respirerete a Greenvale, dimenticherete i difetti visivi/tecnici contenuti in questo videogioco.

In conclusione se cercate la grafica state lontani da Deadly Premonition ma se volete un’avventura diversa dai titoli di massa che vi terrà incollati allo schermo fino a 20 ore, è un titolo da acquistare grazie anche al bassissimo prezzo di vendita.

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2 risposte a Recensione Deadly Premonition

  1. Mau scrive:

    Gioco da 7.

  2. Forty scrive:

    Assolutamente 🙂 Ma un bel 7 😉

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