Anno di grazia 2001: i giocatori di tutto il mondo mettono le loro manine pacioccose su Diablo II: Lord of Destruction, espansione di quella pietra miliare dei giochi di ruolo d’azione che rispondeva al nome di Diablo II.
Anno di grazia 2009: durante una conferenza finanziaria tenutasi a New York, Thomas Tippl di Activision Blizzard mostra una slide dalla quale si evince che Diablo III (il nuovo capitolo della saga) non uscirà nel corso del 2010, ma indicativamente “nei prossimi anni” (fonte: Kotaku.com).
Ricordo con piacere ed un pizzico di nostalgia le ore passate col mio barbaro in Diablo II, tra pezzi di armatura da trovare in qualche dungeon ed orde di nemici da sconfiggere uno dopo l’altro. Allo stesso modo, mi è impossibile dimenticare la sensazione provata al momento di concludere con successo il gioco: un misto di euforia mista a tristezza, la tremenda voglia di giocare subito un altro Diablo; un’attesa che, lo abbiamo appena sottolineato, dura da ben 8 anni…
Ahimè, sfortunatamente anche i videogiocatori invecchiano: se ripenso al me stesso di 8 anni fa, e limitandomi ovviamente all’aspetto videoludico, vedo un videogiocatore diverso da quello che sono oggi: diverso nei gusti (se 8 anni fa in uno strategico amavo costruire possenti mura, oggi preferisco scendere sul campo di battaglia e combattere senza troppi preamboli), diverso nelle aspettative (oggi, se nella schermata dell’inventario faccio indossare un elmo al mio personaggio, esigo che quell’elmo sia rappresentato in 3D nel mondo di gioco), diverso per la quantità di tempo libero da dedicarsi ai videogiochi (quando uno è giovane, le case può limitarsi a comprarle e ad arredarle nel mondo virtuale di un videogioco, ma crescendo…).
E Diablo III? Quello che questo concetto ha rappresentato per me in questi anni è rimasto sempre identico, oppure col tempo si è modificato, ha cambiato connotati? Questa attesa forzata (8 anni, e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel!) ha intaccato la mia voglia di mettere finalmente le mani su quel benedetto terzo capitolo della saga?
La risposta è si; si, perchè anche i videogiochi invecchiano. Quel pisquanello che finiva Diablo II e voleva giocare a Diablo III ora si è messo il cuore in pace, sa benissimo che giocare oggi questo benedetto terzo capitolo della saga non gli regalerà le stesse emozioni di un tempo…il che non significa che non gli regalerà altre emozioni, intendiamoci! Il Diablo III che tutti gli appassionati immaginavano in quell’anno di grazia 2001 non è infatti il Diablo III che abbiamo imparato a conoscere nel periodo successivo alla sua presentazione al pubblico. E questo discorso può ritenersi valido per tutti quei titoli che vi sono venuti in mente in questo preciso momento: videogiochi che attendete da anni, nomi che evocano in voi ricordi nascosti e momenti di puro divertimento…sempre che nel frattempo non vi siate semplicemente stancati di attendere. Perchè, se è vero che anche i videogiochi invecchiano, prima o poi anche i videogiochi…
Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 27 novembre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.
Sempavor
Fanbit
Hai certamente ragione, amico sempavor. L’attesa e (di conseguenza) l’anzianità ti porta a voler ripercorrere quei terreni battuti in passato con la novità delle nuove tecnologie. La cosa realmente brutta è che le “nuove leve” che giocheranno a Diablo 3, non avranno la voglia di provare i vecchi e vetusti Diablo 1 e 2.