Il futuro è nell’asse da stiro

Viva la tecnologia, le comodità, le scorciatoie che eliminano fatica e arrabiature, viva il presente e le meraviglie che ci riserva il futuro: mouse atomici, carica-pad da 20 slot, sensori di movimento ultra-precisi, schermi enormi con colori ultravivaci, console mostruose e pc capaci di raggiungere il fotorealismo…e oltre.

Ricordo con un sorriso a denti stretti che, tanti anni fa (pensate: talmente tanti anni fa che i pc andavano ancora a carbone!), a causa dello sfrenato utilizzo avevo finito per rompere i tasti del mio joypad preferito; oggi me ne comprerei immediatamente uno nuovo, wireless e con 700 tasti e levette analogiche…allora no. Con due pezzi di cartone avevo rinforzato i tasti rotti, rimesso insieme il tutto e continuato a giocare (seppur con qualche comprensibile limitazione videoludica). Oggi saremmo in grado di fare altrettanto? Saremmo capaci di rinunciare al piccolo passo avanti tecnologico, all’acquisto compulsivo dell’ultima novità?

Alcuni miei amici hanno da poco acquistato una nuova scheda grafica DirectX 10 di fascia media, infischiandosene di Windows 7 e delle DirectX 11 in procinto di arrivare sui nostri schermi: solo pochi mesi e avranno un sistema già obsoleto, eppure il richiamo del consumismo e della tecnologia a tutti i costi è stato per loro insopportabile. Un altro mio conoscente invece sta per regalarsi un sontuoso mouse da 70€, dotato di ben quattro pesi variabili (per adattarsi a tutte le esigenze), otto pulsanti programmabili e una risoluzione che tramite selettore può raggiungere i 3.200 punti…notevole. E io? Io, con un misto di invidia e supponenza, stavo per cedere alle stesse tentazioni. Quando…

…quando un collega, valente programmatore, mi ha detto che il futuro è nell’asse da stiro. Questo vero e proprio genio dei tempi moderni, trovatosi con una Playstation 3, un gioco di guida ed un volante tra le mani, ha pensato bene di fissare il suddetto volante all’asse da stiro che aveva in casa. “Ha due appoggi, è stabile e regolabile in altezza; inoltre la sua particolare struttura lievemente flessibile lo rende perfetto per sopportare le sollecitazioni del force feedback“, così mi ha detto; lo ripeto, costui è un genio. Già mi immagino la scena: lui e gli amici che discutono di videogiochi…”tu che configurazione hai?“, “io Play 3 slim, volante con cambio sequenziale e…asse da stiro misto plastica e acciaio“.
Alla faccia della tecnologia, delle comodità, delle scorciatoie che eliminano fatica ed arrabbiature: grazie al mio collega ho anche scoperto, dopo anni, a cosa serve veramente qualla diavoleria dell’asse da stiro!

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 9 ottobre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Informazioni su Sempavor

Gerardo Sempavor, personaggio leggendario della storia del Portogallo. Di proibite origini nobili, Sempavor decise ben presto di abbandonare agi e ricchezze, e si mise in viaggio verso il sud del paese, allora occupato, alla ricerca di avventure e...bottino. Resta impressa nella memoria collettiva la riconquista della città di Evora (1165). Oggi si occupa di videogiochi e buon cibo.
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3 risposte a Il futuro è nell’asse da stiro

  1. Alberto scrive:

    AHAHAHAH 🙂 The real man of genius!!!
    Quest’uomo è il mio mito! Un vero “nerd professionista”… ed io che mi sono solo costruito un mobile apposta per tenere tutti i PC e ammennicoli vari, quasi quasi mi fa invidia! 🙂

  2. Loco scrive:

    sempavor: le persone più furbe sono tutti programmatori 🙂

  3. Alberto scrive:

    Lo prendo come un complimento, visto che anche io appartengo alla categoria 😉

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