La pirateria ci seppellirà tutti

Arriva dal blog “Bram in Canada” l’ennesima brutta storia di pirateria: Abraham “Bram” Stolk, sviluppatore ed autore del suddetto blog, racconta le disavventure della sua ultima realizzazione, il gioco “The little tank that could” per iPhone.

Andiamo con ordine.
Nei primi 5 giorni di presenza sull’Apple Store, il gioco di Bram vende la “bellezza” di…45 copie; una miseria, se ne consideriamo il prezzo particolarmente allettante (appena 1,99$); dovete però sapere che ad ogni avvio il gioco si collega ad una classifica online la quale tiene conto dei migliori punteggi realizzati dagli utenti…e qui arriva la sorpresa! Bram si accorge che, a fronte dei 45 tapini che hanno acquistato il suo gioco, gli utenti che l’hanno effettivamente giocato (generando quindi dei log relativi alla classifica online) sono addirittura 1114! Non ci vuole molto per capire che la ragione di questa “moltiplicazione degli utenti” è da ricercarsi nella massiccia diffusione di una versione pirata del gioco (Bram fa riferimento ad una in particolare di queste versioni, quella firmata dal pirata Hexhammer…e io sarei curioso di sapere nome e cognome di questo signore).

La morale che trae Bram da tutta questa storia è deprimente: il gioco è bello ed ha attirato l’interesse degli appassionati, che gli hanno suggerito tutta una serie di miglioramenti e di idee per nuovi livelli…ma che senso avrebbe impegnarsi in un prodotto che ha generato pochissime vendite e tantissime copie pirata? Bram rivela che, probabilmente, il prossimo aggiornamento di “The little tank that could” sarà anche l’ultimo.
La morale che ne traggo io, videogiocatore anziano e sinceramente stufo della boria dei piratuncoli, è invece esemplare: che i pirati la piantino di giustificare le loro azioni con la ridicola scusa dei prezzi troppo alti, a meno che secondo loro 1,99$ sia un prezzo così paurosamente alto da giustificare il ricorso alla pirateria; che i pirati non si lamentino, domani, quando a farla da padrone nel mondo dei videogiochi ci saranno versioni scatolate sempre più povere di contenuti e tonnellate di add-on a pagamento (i famigerati DLC).

La pirateria sta infatti decretando la morte di un modello di business ormai obsoleto, se anche un gioco da 1,99$ invece che generare profitti per il suo autore genera soltanto un’infinità di copie pirata. Per questo motivo gli sviluppatori stanno muovendosi sempre più nella direzione dei DLC, eliminando sempre più contenuti dalle versioni scatolate dei loro prodotti; per questo motivo aspettiamoci a scaffale sempre più giochi “monchi”, “tarpati”, “incompleti”…e sempre più quattrini da sborsare (nell’acquisto di DLC) per poter effettivamente vivere un’esperienza di gioco soddisfacente.
Contenti? Io no, la pirateria ci seppellirà tutti.

Sempavor
Fanbit

Informazioni su Sempavor

Gerardo Sempavor, personaggio leggendario della storia del Portogallo. Di proibite origini nobili, Sempavor decise ben presto di abbandonare agi e ricchezze, e si mise in viaggio verso il sud del paese, allora occupato, alla ricerca di avventure e...bottino. Resta impressa nella memoria collettiva la riconquista della città di Evora (1165). Oggi si occupa di videogiochi e buon cibo.
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