Siamo nel 2014 e dopo 20 anni ancora vedo il super pasqualone negli spot televisivi che riempie il nostro etere casalingo invogliandoci ad acquistare l’ennesimo puppazetto di plastica che, finite le feste pasquali, finirà nel cestone assieme agli altri giocattoli.
Siamo stati abituati a trovare di tutto nelle uova di pasqua, permettendoci anche di personalizzarle sia all’esterno che all’interno: e allora via di fantasia dove lo Swarovsky fa toccare picchi stratosferici alla cassa.
Quello che mi sono sempre chiesto, è il motivo per cui non trovo uova di pasqua con una sorpresa videoludica all’interno. I tempi sarebbero anche sufficientemente maturi, le console hanno una popolazione di notevole rispetto e gli sconti del digital delivery potrebbero benissimo aiutare ad abbassare i costi di vendita e la grandezza dello stesso uovo: se ci pensate bene, la grandezza di una custodia di un videogioco qualsiasi, ha una larghezza/altezza che scazza un pò con la classica forma ovale dell’uovo.
Ma, problemi logistici a parte, facilmente risolvibili, trovo che il Videogioco di Pasqua sia un’idea geniale, facilmente targetizzabile che permetterebbe all’azienda di creare diversi tipi di uova (magari in base alla console?) rendendo più felici i ragazzi, che si vedono un regalo utile che utilizzeranno realmente per le settimane (forse mesi, dipende dal gioco) a venire.
Per finire con i pregi, ricordo che avere per mesi la confezione di un videogioco che profuma di cioccolato, ha il suo porco perchè.
Buona Pasqua a tutti! 🙂
Loco
