Ecco la nuova intervista al protagonista della settimana nella massima categoria del Csi provinciale di Varese, l’Eccellenza.
Tocca a Matteo Mazzoleni, capitano dell’Elpis Biumo Inferiore, squadra che milita in Eccellenza da tre stagioni consecutive.
Lo scorso anno è stata una stagione tra le più brutte del Biumo? Come ve lo siete spiegati?
Il girone d’andata dell’anno scorso è stato il peggiore da quando abbiamo creato la squadra qualche anno fa. Abbiamo fatto appena sette punti. Incredibile. Credo che queste situazioni siano sempre dovute a molteplici fattori: stanchezza mentale dopo la scalata dalla D in pochi anni, e quindi meno entusiasmo e intensità; molti infortuni a giocatori chiave; cambi di vita per molte persone che hanno influito sui ritmi fisici e mentali (matrimoni, figli, lavoro all’estero o in città distanti, etc); alcune incomprensioni tra noi che capitano in certe annate. Purtroppo un discreto girone di ritorno non è bastato per recuperare i punti persi.
A settembre è arrivato il ripescaggio e la permanenza in Eccellenza. Come avete accolto la notizia?
Vedendola come un’opportunità per dimostrare che possiamo stare bene in questa categoria. Una sorta di possibilità di riscatto.
L’inizio di stagione è stato dai due volti: avete perso la prima di misura, ma fornendo un’ottima prestazione e vinto la seconda contro il fortissimo Sacromonte 1993. Come valuti queste prestazioni?
Onestamente i due risultati non rispecchiano pienamente il campo, come spesso succede. La prima partita l’abbiamo persa subendo appena due tiri e facendone almeno dieci. Mentre la seconda ci siamo dovuti difendere molto forte nel primo tempo, e il parziale di due a zero per noi poteva essere bugiardo.
Alla luce dei primi risultati quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?
Il primo obiettivo è la salvezza. Non vuole essere un nascondersi, ma dobbiamo partire con umiltà dai fatti della scorsa stagione. Stiamo lavorando sugli aspetti da migliorare. Un altro aspetto sempre fondamentale per noi è creare e sviluppare un gruppo di amici. Molti di noi allenano anche le cinque squadre giovanili dell’oratorio, dagli under 8 agli Allievi, per crescere con buoni valori e spirito d’amicizia i ragazzi del futuro. Questo è l’obiettivo più importante a medio-lungo termine.
In panchina quest’anno c’è stata la staffetta dei fratelli Barassi, ora Giovanni gioca e Dario allena, che differenze di gestione ci sono tra i due fratelli?
Dario può dare molto come allenatore, in termini di intensità negli allenamenti, attenzione ai dettagli ed esperienza. Giovanni ha ancora tanta forza fisica e soprattutto qualità, che nel calcio a 7 fa la differenza. È sempre un piacere allenarsi con loro!
Siete ancora senza bomber D’Addio, alle prese con problemi fisici che continuano a tormentarlo. Cosa potete augurare al vostro amico/bomber?
Ovviamente di riprendersi bene, senza fretta, ma rispettando i tempi del recupero. Gigi è sempre stato un ago della bilancia positivo nelle nostre stagioni, e speriamo torni presto ad esserlo. A breve si allenerà di nuovo in gruppo.
Domenica ricevete in casa la neopromossa Gorla capace di battere squadre titolate come Bidone e Hellas Cunardo. Come preparerete la sfida?
Mettendo intensità negli allenamenti e la giusta concentrazione in campo. Il 90% di una partita si vince durante la settimana.
Vincenzo Niesi