Torna l’intervista al protagonista della settimana nella massima categoria del Csi provinciale di Varese, l’Eccellenza.
È il turno del capitano del Centro San Pietro di Cassano Magnago, Emanuele Andreazza, faticatore del centrocampo biancoblu e uomo/società da 22 anni
Partiamo dalla promozione in Eccellenza: era tanto che galleggiavate tranquilli in serie A, poi due stagioni fa la svolta con la vittoria del campionato, 5 punti sulla seconda e promozione nella massima serie. Raccontaci quell’annata…
E’ stato un anno di ottimi risultati, grazie ad un campionato dominato fin dalle prime giornate, siamo stati bravi ad essere sempre costanti ed a non rallentare mai, vincendo davanti al Tazza che non ha mollato fino alla fine. Siamo prima un gruppo di amici che di calciatori, quindi raggiungere la promozione è stata una doppia soddisfazione per noi e la società, specialmente nelle figure di Lucio, Marco, Simone ed Elio che hanno utilizzato il loro tempo libero per seguirci durante allenamenti e partite.
L’anno scorso da neopromossa avete fatto un percorso straordinario, colmato con un ottimo terzo posto. Com’è stato l’impatto nel massimo campionato?
Abbiamo affrontato la massima serie con l’entusiasmo e la voglia di giocarcela con squadre molto forti ed esperte, non vedevamo l’ora di misurarci e capire se potevamo dire la nostra in un campionato così! Siamo stati bravi a farci trovare pronti fin dalle prime giornate ed a non perderci d’animo nei momenti di difficoltà. A fine anno è arrivata la bellissima soddisfazione di arrivare terzi, davanti ad alcune squadre che gli anni prima erano puntualmente sul podio od addirittura vincitori del massimo campionato.
La vostra società non è composta da una singola squadra, ma vede un settore giovanile ampio oltre alla squadra femminile: una bella realtà. È anche questo il segreto dei vostri successi?
Uno dei punti di forza del San Pietro è sicuramente la società. Gioco qui da 22 anni, e posso dire che uno dei segreti del lungo percorso che ci ha permesso di arrivare a questi livelli, è l’impegno delle persone che puntualmente ogni anno mettono tanta energia e tempo per organizzare e gestire le varie squadre, dai bambini alle donne. Penso che l’organizzazione delle finali di Coppa e Supercoppa siano state una bella vetrina per dimostrare il valore della nostra società.
In campionato arrivate da una striscia in positivo che vi vede a pari merito primi in classifica. L’ultima partita con la Real Tresiana 2.0 però è finita con il minimo scarto. Rispecchia l’andamento della gara e dunque un risultato sofferto?
E’ stata una vittoria sofferta, arrivata grazie a due fiammate nel primo tempo, dopo il loro vantaggio iniziale. Come ogni incontro del CSI, non esiste una partita scontata, e venerdì ne è stata la dimostrazione. A volte alcuni risultati sembrano rappresentare il contrario, ma il bello di questo campionato è che non esistono partite facili e che i punti bisogna sudarseli dovunque e con chiunque.
Qual’è la partita che fin qui ricordi con maggior gioia e perché?
Potrei ricordare alcune battaglie epiche quando eravamo in serie A o la finale regionale della categoria Juniores giocata ormai quindici anni fa, ma voglio ricordare una partita del recente passato, cioè la vittoria in casa del Dream Team l’anno scorso per 5-4. Una partita combattuta, contro secondo me una delle migliori squadre dell’anno scorso, arrivata dopo un primo tempo in cui eravamo in svantaggio 3-1. In quell’occasione l’aspetto che mi è piaciuto di più è stata la reazione del gruppo, non c’erano facce abbattute o demoralizzate durante l’intervallo, ma solo voglia di rientrare in campo per ribaltare il risultato, alla fine riuscendoci. E’ stata nel suo piccolo la dimostrazione che potevamo giocarcela coi più forti per arrivare in alto.
Quali sono gli obiettivi del Centro San Pietro per questa stagione e dove secondo te potete arrivare?
L’obiettivo che ci poniamo è dimostrare che l’anno scorso non abbiamo giocato la “stagione della vita”. Sappiamo di non essere più la sorpresa e quindi abbiamo il dovere di confermare i risultati visti l’anno scorso, è un bello stimolo che ci aiuta durante la settimana e durante le partite. Secondo me abbiamo le potenzialità per replicare almeno il risultato dell’anno scorso, ma questo sarà il campo a dirlo.
Se potessi scegliere un giocatore di un’altra squadra che ti ha impressionato, chi ruberesti e perché?
Ruberei Ranzi del Dream Team. E’ uno dei pochi giocatori che mi ha fatto soffrire dal punto di vista della corsa, ed io non corro poco…!! A parte gli scherzi, uno dei giocatori più completi dal punto di visto difensivo ed offensivo, nel calcio a 7 è difficile trovare giocatori così e sicuramente averlo nella propria squadra sarebbe un valore aggiunto…
Dacci la tua previsione sul campionato in corso…
Auguro un buon campionato a tutti, stiamo entrando nel vivo ed anche quest’anno il Dream Team secondo me è in pole position. Dietro vedo equilibrio, con il Cunardo un po’ “avanti” per l’esperienza e l’eccellente valore dimostrato con le due vittorie in due anni, per il resto i molteplici risultati tirati dimostrano che tutte se la possono giocare con tutte. Sarà un altro anno da giocare al massimo fino all’ultima partita!
Vincenzo Niesi