La C1, tra vaneggiamenti alcolico-calcistici

Martedì scorso sono stato a cena dal mio amico Roberto, uno grandissimo conoscitore di calcio: fatti e statistiche, calciatori e uomini, storie ed eventi, lui sa tutto.

Per esempio, a Roberto puoi chiedere cose tipo: Chi era l’ala sinistra del Cile ai mondiali del ‘62? Leonel Sanchez. Oppure: In quali squadre giocò Marco Pacione? Atalanta, Juventus, Verona, Torino, Genoa, Reggiana e Mantova. E ancora: Quante reti ha segnato Dele Alli in Premier League l’anno scorso? Diciotto. E tutto questo senza cercare su Wikipedia.

Se poi volete farvi raccontare una storia, provate a chiedere a Roberto chi era Ezio Vendrame. Inizierà dicendovi: «Uno dei più grandi fenomeni inespressi del calcio italiano, che preferiva amare le donne piuttosto che giocare a pallone». Oltre ad essere un’enciclopedia vivente, Roberto è anche uno che di calcio se ne intende, quantomeno secondo me, visto che, quando ne parliamo, non siamo quasi mai in disaccordo (a parte per la sua passione per Recoba, ma questo è un problema di interismi, e quella volta che voleva spacciare Bendtner per un attaccante fortissimo, e questa invece è una storia di empatia alcolica). E la cosa bella in tutto questo è che Roberto a calcio non ha mai giocato (anche lui, come Vendrame, ha sempre preferito le donne).

Dopo qualche bicchiere di vino abbiamo cominciato a filosofeggiare sul calcio, e Roberto se ne è uscito con alcune massime molto interessanti, che di seguito vi riassumo: Un allenatore, se è bravo, sa trasmettere passione; Ogni squadra ha bisogno di un leader; La calma è fondamentale, perché quando perdi la testa distruggi tutto quello che hai creato, e non sarai più in grado di rimettere insieme tutti i cocci; Da una certa età in poi, più che il calciatore conta l’uomo; Il calcio è come la vita.

E con queste ultime perle, che saranno sicuramente spunto di riflessione per molti di voi, chiudo con i miei vaneggiamenti, e passo a quel che è successo in C1 nel fine settimana appena passato. Dopo la giornata di riposo riparte alla grande l’Or. Malgesso, che con un netto 5 a 1, vince in quel di Gemonio, e continua l’inseguimento al titolo di campione d’inverno. Titolo che al momento è in mano alla Casport, che vince per 1 a 0 a Dumenza, con il PV United, in quella che è stata più una partita di scacchi, che una partita di calcio, con qualche sussulto da una parte e dall’altra, e che è stata decisa nei minuti finali da un contropiede magistralmente gestito dalle furie rosse di castelveccana. Netta vittoria fuori casa anche per l’Hellas Cunardo/B, che ritrova i gol del bomber Corvaglia, e batte per 7 a 1 un Or. Pino Tronzano frastornato. Pareggio invece tra due squadre che stanno a ridosso delle due di testa, e che stanno disputando un gran campionato: tra Or. Laveno Mombello e Besozzo-Bogno-Brebbia finisce 2 a 2. Pareggio per 1 a 1, infine, quello tra CSI Brinzio il Borgo, risultato anomalo per una squadra solitamente votata all’attacco, e Torre di Velate, che, procedendo con un campionato regolare, si trova tranquillamente a metà classifica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *