Hanno fra i 38 e i 47 anni (con un “infiltrato” di 32 anni), hanno vinto quasi tutto quello che c’era da vincere in ambito Csi, ma la voglia di tornare in campo è troppo forte.
I loro nomi sono davvero una sorta di mito per chi ha calcato e calca i campi a 7 della provincia di Varese: Vincenzo Testa e Michele Colombo, Paolo Aspesi e Alessandro Cattaneo, Michele Pozzi e Mattia Zocchi.
Facevano parte di una squadra unica, irripetibile, nella quale i primi due (Testa, autore di più di 1000 gol, e Colombo) hanno segnato miriadi di gol nell’arco della loro lunga militanza con la maglia della Poli, la Polisportiva Sanmacarese campione d’Italia 2010 e campione provinciale per ben 10 volte (la “stella” è del 2013).
«Avevamo deciso di appendere le scarpette al chiodo tutti insieme, circa 5/6 anni fa – spiega Michele Pozzi, ex allenatore/giocatore della Poli -. Famiglia, figli e lavoro ci impedivano di allenarci e giocare con continuità e serietà. Non abbiamo però smesso di amare il calcio, ci siamo trovati spesso per giocare qualche partitella. Quest’anno, finalmente, la ex Top Junior ha deciso di fare il salto tra i “grandi”, iscrivendosi al campionato di serie D girone 4. Insieme ai giovani, ci siamo anche noi, pronti a dare una mano».
Così Vincenzo Testa (48 anni), Michel Colombo (40), Paolo Aspesi (44), Alessandro Cattaneo (38), Mattia Zocchi (32) e Michele Pozzi (47), hanno ricominciato ad allenarsi coi nuovi compagni di squadra ventenni, almeno una volta a settimana, lavoro e famiglie permettendo: «Colombo e Cattaneo sono scesi in campo per la prima volta lo scorso weekend – racconta ancora Pozzi -. La squadra ha vinto 3-2: i nostri giovani sono validi, forse manca loro un po’ della fame di vittorie che avevamo noi, ma arriverà anche quella».
Ma non finisce qui, perchè ci sono anche i piccolissimi figli degli “eroi” della Sanmacarese che hanno cominciato a calcare i campi: «Sì, ci sono Niccolò Aspesi, Vittorio Colombo e Luca Testa che giocano insieme nei primi calci e hanno fatto l’esordio – prosegue Pozzi -. Li allena Vincenzo, se faranno anche solo un quarto di quello che han fatto i loro padri…».
E poi c’è un sogno, rimasto nel cassetto: «C’è la Coppa, ideata quando ci eravamo già ritirati con la Poli: sarebbe bello giocarla e perchè no, provare a vincerla. La prossima edizione ci saremo di sicuro, nelle serate di Coppa potremmo giocare anche noi vecchietti…».