La tua libertà finisce dove inizia la mia

sogno un futuro per il nostro pianeta

Niente aumenterà la possibilità di sopravvivenza sulla Terra quanto l’evoluzione verso un’alimentazione vegetariana. 

Questo diceva Albert Einstein nel diciannovesimo secolo, che senza nessun dato e nessun esperimento scientifico, ci aveva visto giusto.

Carolina, diciassettenne vegetariana di Gallarate è stufa di non essere considerata e ascoltata.
Il suo sogno? Vuole diventare vegana e fare qualcosa per migliorare il mondo dato che non sopporta che gli esseri umani stiano facendo il più grande olocausto della storia nei confronti degli animali. 

Ha iniziato il suo percorso tre anni fa, quando durante una lezione d’inglese le hanno parlato delle varie diete che ci sono nel mondo. Lei è rimasta colpita da quella vegana. Si è informata, ha letto decine di libri e ha visto centinaia di video.
Una mattina ha detto ”io non ci sto” ed è andata da una nutrizionista.
Dal quel momento ha cambiato radicalmente la sua alimentazione e la sua vita mettendo un occhio di riguardo per la sua salute e per l’ambiente in cui tutti viviamo. 

Esattamente come ti trovi con la tua scelta di vita abitando a Gallarate?
All’inizio è stato difficile, non trovavo subito quello che mi serviva.
Tre anni fa giravo per i supermercati sperando che almeno in una corsia spuntasse un bene primario non di origine animale.
Molto spesso non capitava, ma quando ne trovavo uno “perdevo” il mio tempo a controllare la lista degli ingredienti, a controllare le politiche dei brand e se avessero fatto test su animali.
Oggi, con l’esperienza, so dove si trova ogni cosa e vado a passo spedito, ma prima non era così.

Hai notato differenze rispetto a altri paesi?
Purtroppo l’Italia rispetto agli altri paesi è molto indietro e non ha una grande possibilità di scelta di prodotti.
Viaggiando tanto ho notato la differenza per esempio con il nord Europa.
Lì ci sono interi reparti dedicati a noi vegetariani e ai vegani e anche alcuni minimarket ecosostenibili come ad Amsterdam Ekoplaza con 680 articoli plastic free, mentre qui non ci vogliamo evolvere.

Trovare vestiti, trucchi e cose “da ragazze” ti è difficile?
Non troppo, anche se per quanto riguarda i vestiti e il make up bisogna stare abbastanza attenti. Frequento molto i mercatini dell’usato come l’eastmarket, amo il vintage.
Indosso vestiti dei miei nonni e dei miei genitori di quando erano giovani, mi piace risparmiare e riciclare.
Alcune volte mi capita in mano qualche pelliccia o cintura in pelle, ma senza rimorso la scarto o la rimetto al suo posto.
Per il make up compro solo cruelty free auto certificati, ovvero brand che esplicitano il fatto di non testare su animali.
I test sugli animali per ingredienti cosmetici sono invasivi, possono essere somministrati per l’intera durata della vita dell’animale oppure durante la gravidanza per verificare eventuali danni sulla prole.
Per questo evito brand di largo consumo e favorisco ad esempio Essence e Lush.

Noti che i costi della tua spesa settimanale siano aumentati?
Certo, costa tutto di più.
Critico l’Italia perché non invoglia la gente ad comperare questi prodotti e frena anche chi lo vorrebbe fare. 

Ti manca la carne?
Prima amavo il suo sapore, il suo l’odore, ma ora se guardo un hamburger riesco solo a pensare alla sua origine animale.
Quindi la risposta a questa domanda è ovviamente no, non mi manca mangiare ciò che ha un volto.

Come ti vedi nel futuro?
Mi vedo vegana e sempre coinvolta in questo argomento.
Questa sarà per sempre una mia passione e una mia battaglia, il mio sogno è quello di impegnarmi sempre di più nella salvaguardia del pianeta e di fare azioni sempre più concrete.

Che cosa consiglieresti a chi è giovane come te e vuole far parte di questo mondo?
Di documentarsi su tutto ciò che riguarda le conseguenze che le nostre scelte alimentari hanno sugli animali (video di allevamenti intesivi ecc), sull’ambiente e sul nostro corpo e di informarsi bene su come cambiare la propria dieta.
All’inizio sarà sicuramente difficile ma è veramente questione di abitudine.
Le persone mangiano carne  per abitudine, tradizione, comodità e sapore, non per necessità.
Infine dico di non farsi fermare e tenere a mente i motivi che ti spingono a farlo, perché ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare, basandosi sulla propria ignoranza.

Giorgia Mamone

2 Commenti

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*