Il liceo artistico Paolo Candiani propone un nuovo progetto ai ragazzi, questo progetto viene intitolato “L’altro sono io”, a questo progetto hanno partecipato 17 ragazzi del liceo.
È stato possibile attuare il lavoro grazie all’aiuto dei professori Candiani Marco e Fazzini Patrizia e alla partecipazione del regista Rodolfo Bisatti.
Questo progetto è stato svolto dal 6 al 12 Maggio, 7 giorni in cui i ragazzi hanno potuto parlare delle proprie esperienze e confrontarsi su vari argomenti.
Nei primi 6 giorni i ragazzi sono rimasti nella sede scolastica, mentre nell’ultimo giorno i ragazzi si sono diretti per tutta la giornata all’ Associazione di solidarietà familiare “Una casa anche per te” ONLUS.
Nella prima giornata i partecipanti si sono riuniti insieme a Rodolfo, che li ha aiutati a ragioniere sulla realtà del mondo. Successivamente i ragazzi si sono presentati e ognuno di loro ha parlato di un’ esperienza personale che lo ha colpito maggiormente.
Nella seconda giornata Rodolfo ha spiegato che avrebbero dovuto realizzare un proprio progetto ispirato a ciò che avevano raccontato il giorno prima. Così ciascun partecipante ha iniziato a pensare al proprio progetto personale.
Nella terza giornata i ragazzi hanno iniziato a concretizzare le loro idee, iniziando la realizzazione dei lavori, mentre Rodolfo lì riprendeva mentre lavoravano.
Il quarto giorno, al progetto si sono aggiunti due ragazzi dell’associazione “Una casa anche per te”, Ahmed e Marinela, che hanno creato un loro progetto e raccontato ai ragazzi la loro esperienza.
Nel sesto giorno i ragazzi hanno presentato i lavori al resto del gruppo. Ogni studente ha realizzato un’opera di diversa forma: disegni, schizzi, sculture, video, fotografie e scritti, rappresentando sé stesso e la sua esperienza.
Nel settimo giorno i ragazzi sono stati ospitati presso l’associazione “Una casa anche per te”, dove hanno avuto la fortuna di relazionarsi con i fondatori di questa associazione e con gli abitanti della casa.
I ragazzi inizialmente sono stati accompagnati in giro per la struttura, successivamente hanno avuto una lunga discussione con il sacerdote che li ha fatti riflettere sui vari aspetti dell’immigrazione.
All’ora di pranzo, tutti si sono riuniti in un’unica stanza, i ragazzi del Candiani hanno presentato i loro progetti e successivamente hanno pranzato. Nel pomeriggio i ragazzi hanno avuto del tempo libero dove si sono relazionati con i ragazzi dell’associazione, e infine hanno fatto dei giochi di gruppo.
I ragazzi del Candiani che hanno partecipato a questo progetto lo descrivono come un’esperienza unica, e indescrivibile. Una settimana stupenda, dove ognuno ha conosciuto persone speciali e ha avuto la possibilità di esprimere se stesso, di comunicare con gli altri, anche con coloro che hanno storie diverse, e di capire che, a volte, prima di giudicare, bisogna conoscere.
Debora Prandi
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