Quando tocchi il fondo non puoi far altro che risalire.
Il fondo, chi ha seguito le vicende del Varese Calcio, lo ha visto e sentito, con il fallimento della società. Ma c’è chi pensa che dopo un momento negativo si possa solamente provare a migliorare la situazione. Deve averlo pensato chi, con coraggio e dedizione, questa estate ha dato vita a Città di Varese, nuova società bianco-rossa. Ripartendo dal fondo (la Terza Categoria, il gradino più basso del calcio italiano) per tornare ai fasti di una volta.
Perché la decisione di fondare una nuova società? Perché con il fallimento del Calcio Varese la città sarebbe rimasta senza alcuna società di calcio che non fosse legata solo ad uno dei suoi quartieri.
Quali sono gli obiettivi nel breve e lungo periodo? Creare una struttura agile, ma solida per la crescita futura. Nel lungo periodo speriamo che sia stata la fiammella grazie alla quale tornerà il calcio professionistico a Varese.
Sentite la responsabilità di rappresentare il calcio nella provincia di Varese? Nella provincia di Varese ci sono tante società con storia e categoria. Basti pensare ad esempio alla Pro Patria. Non avrebbe senso pensarlo.
Tornerete a giocare al Franco Ossola? La nostra attuale realtà non è una realtà compatibile con uno stadio che, se messo in sesto, arriva ad una capienza di 10000 spettatori.
Le prime due partite stagionali hanno confermato un seguito importante per una società di terza categoria, vi aspettavate questa risposta dalla gente? Ci speravamo. Perché lo abbiamo fatto proprio per tutti quelli che a Varese pensano “meglio la terza categoria che sparire”.
Siete a punteggio pieno insieme a FranceSport, vi aspettate un campionato complicato? Sicuramente sarà un campionato molto difficile. Siamo a punteggio pieno è vero, ma sono state giocate solo 2 partite. Non è stato fatto nulla. Anche se iniziare bene aiuta anche il morale.
Domenico Buonamico
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