MASACCIO e BELLINI: l’arte dello spazio, della luce e del colore.

masaccio.jpgLe grandi emozioni della Pittura rivisitandone l’alfabeto e il linguaggio, con due grandi capolavori di quella che fu la straordinaria  Storia della Pittura Italiana: “LA TRINITA’” di Masaccio e “LA PALA DI SAN GIOBBE” di Giovanni Bellini.

E’ di fronte a dipinti come questi che si può ritrovare il “filo di Arianna” di un linguaggio comune italiano e universale……e riscoprire la importanza imprescindibile del linguaggio pittorico per un paese civilizzato.

MASACCIO: PITTURA APPASSIONATA E RIVOLUZIONARIA A FIRENZE.

Masaccio: LA TRINITÀ, 1426-28, affresco cm.667x317, Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella,

Masaccio: LA TRINITÀ, 1426-28, affresco cm.667x317, Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella,

Masaccio…”Nato miserabile, quasi sconosciuto durante la miglior parte della sua breve vita, ha operato da solo, in pittura, la piú importante rivoluzione che questa abbia mai subito. Lo splendore della scuola italiana s’inizia con lui“…
E.Delacroix, in “Revue de Paris”, 1830
…”Io credo che qualunque altra arte sia derivata da lui, Raffaello e gli altri, eccetto i coloristi, per i quali il caso é diverso“…
J.Ruskin, Modern Painters, 1843-60
…”Masaccio era la rivelazione ineffabile di una nuova naturalezza, quasi sciolta dall’assoggettamento a un principio stilistico, ma in grado di produrne, come la natura stessa, infiniti. A Masaccio non si chiedeva una regola per ben comporre o ben colorire, ma quasi di voler rivelare il segreto dell’esistenza corporea in una lirica nobilitata dall’azione“…
R.Longhi, Piero della Francesca, 1927

BELLINI: LE SOTTILI EMOZIONI DEL COLORE E DELLA LUCE A VENEZIA.

Giovanni Bellini: PALA DI SAN GIOBBE, 1478-85(?),

Giovanni Bellini: PALA DI SAN GIOBBE, 1478-85(?),

…”Nella grande pala di Bellini, il naturalismo spaziale non é la mera illusione dell’attualità; é la manifestazione del significato e l’elemento determinante dell’emozione. Bellini anima il suo spazio tramite il colore e la luce dorata che penetra questo spazio, influendo sul subconscio dell’osservatore, dirigendolo ad avvicinarsi all’altare“…
Il colore ritrovato, Catalogo della mostra “Bellini a Venezia”, a cura di Rona Goffen e Giovanna Nepi Sciré, Ed.Electa, 2000.

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Riflessioni sulle due opere:

…”Nella Pala di San Giobbe, gli spazi laterali sono vuoti (aperti alla luce) e senza alcuna definizione architettonica (…). La Trinità di Masaccio… rappresenta questa architettura ecclesiastica, in cui la luce fittizia sembra entrare dalla destra…. come appunto nella Pala di San Giobbe. Il concetto concepito a Firenze, trova la sua massima espressione a Venezia nelle opere di Bellini.
La maniera in cui Bellini manipola il colore e la luce e il cromatismo sottile, sono stati fra i suoi traguardi piú notevoli. Questo cromatismo luminoso veniva apprezzato dagli autori rinascimentali come una qualità tipicamente veneziana. Cominciando con Bellini, gli spazi pittorici veneziani sono permeati dalla luce e dal colore, che diventano cosí importanti come l’illusione della prospettiva nel controllare la relazione fra l’osservatore e l’immagine
“…
Il colore ritrovato, Catalogo della mostra “Bellini a Venezia”, a cura di Rona Goffen e Giovanna Nepi Sciré, Ed.Electa, 2000.

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