Gli spaccapietre

Quando nel 1970 noi giovani studenti dell’Accademia a Firenze, si studiava questo dipinto celeberrimo di Courbet che sono “Gli spaccapietre”, non si poteva non pensare all’assurdità di questo lavoro di spaccare le pietre a mano, una per una, e si pensava alla miseria in cui dovevano vivere i francesi solamente 120 anni prima.

“Gli spaccapietre” (1849)  è uno dei quadri più emblematici del pittore francese Gustave Courbet (1819-1877), un capolavoro di quel movimento di critica alla realtà che verrà chiamato “Realismo”

Questa preziosa opera d’Arte stava nella Gemaldegallerie di Dresda ed è stata distrutta il 14 febbraio 1945 insieme a tutta quella città (“meravigliosa, che era il simbolo dell’umanesimo barocco e di tutto ciò che c’era di più bello in Germania”) e a tutta la gente che c’era dentro in uno dei bombardamenti con più vittime civili della seconda guerra mondiale, inaugurando quella politica di “terrorismo aereo” che oggigiorno viene comunemente chiamata “Bombardamento Umanitario”.

Il dipinto “Gli spaccapietre” di Gustave Courbet ha potuto sopravvivere tra gli umani solamente 96 anni!

GUSTAVE COURBET “GLI SPACCAPIETRE” (1849)

GUSTAVE COURBET “GLI SPACCAPIETRE” (1849)

Il quadro è stato distrutto (insieme a Dresda), gli spaccapietre in Francia sono probabilmente stati sostituiti dalle macchine meccaniche….ma tra gli esseri umani i motivi di INGIUSTIZIA SOCIALE che hanno prodotto l’assurdità di un simile lavoro (di spaccare le pietre a mano una per una) sono ancora più che mai vigenti.

Anzi, pare che la situazione sia peggiorata, perchè adesso a spaccare le pietre sono i bambini e le donne.

DONNE E BAMBINI A SPACCARE PIETRE NELLA REGIONE DI "EL RAMA", NICARAGUA, CENTROAMERICA

Un esempio l’abbiamo qua in Nicaragua, dove anche se il LAVORO INFANTILE è proibito, poi nella realtà i bambini appena riescono a tenere in mano un martello stanno già a spaccare le pietre, insieme ai loro fratellini e spesso alla loro mamma.
Quando si questionano gli adulti per la presenza dei bambini lì a spaccare le pietre, dicono che non possono lasciarli a casa soli, perchè è pericoloso, e assicurano che non li obbligano a lavorare, e che al contrario loro giocano a spaccare le pietre”.

Per ogni secchiata di pietre frantumate (quelle da circa trenta litri di capienza) pagano 10 Cordobas (40 centesimi di Dollaro americano). Praticamente un metro cubo di pietre spaccate A MANO (un metro cubo!!!!!! Vi potete immaginare?)… sono pagate 500 cordobas, cioè 22 dollari!

Ma in che mondo stiamo vivendo?

Altre informazioni su questo argomento:

http://www.elnuevodiario.com.ni/especiales/235084-ninez-piedras-cuadernos

http://archivo.elnuevodiario.com.ni/2009/11/22/nacionales/114112

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