Momò navigando nel Mare Nostrum

TRIBEART, periodico dedicato alle arti visive della Sicilia, dedica una intera pagina al bellissimo Atelier del pittore Momò Calascibetta a Milano: “Artist’s Studio#35 – Momò Calascibetta,Un viaggio per immagini all’interno dello spazio creativo per eccellenza: lo studio d’artista”.
La presentazione dello STUDIO D’ARTISTA di questo “pittore mediterraneo casualmente siciliano”, che ha un nome che assomiglia molto ai suoi dipinti (Momò Calascibetta) è del sottoscritto, ed è un frammento significativo del suo turbolento operare in questo mondo confuso e disorientato.

“È un Pittore di quelli che disegnano prima di tutto e soprattutto, e il colore lo usa in funzione del disegno e del senso del suo lavoro. Ma può benissimo anche farne a meno del colore, e dipingere monocromo, anzi, personalmente lo preferisco senza colori, che mi sembra più potente, poderoso e monumentale.

Caricaturista graffiante del nostro Belpaese corrotto, provinciale, decadente, con una satira pungente e grottesca della politica e del costume con i suoi magistrati, politici, cardinali, portaborse e ruffiani, baldracche e banchieri della prima, seconda e terza repubblica, che ricordano certi espressionisti tedeschi come Otto Dix o George Grosz o, in Italia le critiche graffianti delle consuetudini borghesi degli Strapaesani come Mino Maccari o più recentemente Alberto Manfredi, quel bravo Pittore e Incisore di Reggio Emilia che fu mio Maestro a Firenze.

Ma senza più spigoli e contrasti eccessivi: Momò è mediterraneo, e il suo “espressionismo” è rotondo, sinuoso, solare, pieno di mezzi toni, e pieno anche di anelli, brilli, brillanti e lustrini, colorini e dorature, coriandoli in un carnevale comico e teatrale, pieno, gonfio, straripante e bianco e nero come il barocco spagnolo o quello coloniale, che è tragico…..come lo è oggi la realtà italiana che, forse, è anche più tragica, senza che si sappia, o ibernata nella indifferenza, incoscienza, omertà, e l’arroganza e la vanità del Belpaese che fu”. (Sergio Michilini, Managua-Nicaragua, 14 gennaio 2010)

Momò Calascibetta, Lo studio di Momò, disegno cm 40 x 50 {2004}

Approfittiamo di questa piacevole occasione per informare i nostri lettori che Momò Calascibetta parteciperà ad una opportuna, originale e futurista esposizione a Valencia-Spagna intitolata “Art in the Mediterranean”….(in inglese fa più effetto), dove 4 artisti testimoniano il fatto che ritorna ad essere evidente, utile e necessaria la centralità del Mare Nostrum come ponte, porta, tavolo, casa comune dei popoli e culture che lo delimitano, per una UNIONE MEDITERRANEA che, supponiamo, potrebbe essere l’alternativa costruttiva della penosa, meschina e superata Unione Europea.


“ll Mare Nostrum dei latini, mare di mezzo per gli arabi, è stato crocevia di traffici e genti, correnti d’acqua e di pensiero, teatro di scorribande feroci, conflitti implacabili, amori mitici. L’arte da sempre gioca un ruolo di primissimo piano sulle sponde, s’incunea tra le parti in lotta, apre a passioni e conoscenze. Resta solo l’arte oggi a lanciare il fuoco con i suoi colori, col la tela dei suoi sogni, con la potenza delle sue proprie allucinazioni contro le PORTE CHIUSE che le nuove civiltà costruiscono. Questo è il messaggio che Enriqueta Hueso, nella sua “Galleria Occidente+Oriente” di Valencia propone con l’incontro di quattro artisti del mediterraneo tanto diversi quanto identici nella esigenza di comunicare”.

“Come in cielo così in terra”-particolare da un’opera di Momò Calascibetta

Art in the Mediterranean, Momò Calascibetta -Albert Sesma-Juan Carlos Julián,-Xavier Reventós, Galería O+O (Oriente + Occidente), dal 30 Marzo al 21 Aprile 2013, C/ Francisco Martínez 34- 36 Bajos 46020 Valencia-Spain, Tel. 0034- 639990392- 961336449

Lo Studio di Momò Calascibetta a Milano

Lo Studio di Momò Calascibetta a Milano

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