Hace algunos meses pinté este retrato del Che en Bolivia, en los últimos momentos de su vida, después de haber terminado el otro retrato: “El CHE en la Quebrada del Churo”
Ambos representan momentos difíciles, previos al fin y a la resurrección del Che
Parafraseando el título de la famosa novela de Gabriel García Márquez, tengo el gusto de presentarles el borrador de un libro sobre arte nicaragüense…que está buscando un editor para su publicación y distribución.
En realidad, se trata de una selección de 60 posts o artículos en español que he publicado en los últimos años en mi blog bilingüe www.labottegadelpittore.it
Quando nell’immediato dopoguerra, il maestro Anton Luigi Gajoni dipinge le due pale d’altare per la Chiesa SS.Pietro e Paolo di Livorno il clima politico, sociale e culturale dell’Italia é caldissimo, e proprio per questo motivo queste opere assumono un valore simbolico estremamente interessante, oltre che a rappresentare pittoricamente ed artisticamente livelli di altissima qualitá espressiva.
Tra il 1941 ed il 1942 il maestro Antonio Luigi Gajoni dipinge il catino e la conca absidale, la cupola,, l’arco trionfale, il soffitto e il battistero della Chiesa di Santa Lucia a Perignano, in provincia di Pisa.
Dopo Milano e Parigi, Gajoni si era stabilito definitivamente in Toscana, e dal dal 1941 al 1966, cioé dai suoi 52 ai suoi 77 anni, praticamente visse arrampicato sui ponteggi per affrescare quasi una ventina chiese nelle province di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze.
Hace alguna semana he pintado este pequeño retrato de Sandino experimentando un fondo plateado y el resultado me ha parecido bastante positivo, tanto es que he modificado también el fondo del “Retrato de Sandino con soporte elíptico” del 2015, como explico en el Post Reconsideraciones: SANDINO EN UN SOPORTE ELIPTICO
Entre los eventos del centenario del natalicio de Juan Rulfo en México, el 17 de mayo 2017 la revista “PROCESO” ha publicado la información sobre la tesis doctoral de la investigadora Amparo Contreras titulada : “Recepción e hipotiposis del cuento ‘Anacleto Morones’, de Juan Rulfo, en la pintura Anacleto Morones, de Sergio Michilini”. Enseguida reproducimos el articulo:
Facebook sigue haciendo milagros. Esta vez me pidió amistad el compañero Ardawan Ali de Kurdistán de Iraq, de la ciudad de Sulaymaniyah, que se encuentra casi en la frontera con Irán o, mejor dicho, con Kurdistán de Irán.
Y me pidió amistad publicando un cuadro mío que ilustra el cuento “MACARIO” de “El llano en llamas”, obra maestra del escritor mejicano Juan Rulfo.
Ho appena terminato di dipingere due piccoli ritratti di Pier Paolo Pasolini, con quel suo viso scavato e spigoloso e con l’atteggiamento mitico dei suoi film, il primo dei racconti di Canterbury ed il secondo del Decameron, nelle vesti di Giotto. In questa ultima veste l’avevo giá dipinto, insieme a Tolstoj, nel 2010, in un importante quadro dal titolo “Gli scomunicati”.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”.
Per la terza volta affronto il ritratto di quest’uomo che, come il sottoscritto e, forse, come la maggioranza degli italiani, aveva smarrito la diritta via, piú o meno nel mezzo del cammino della nostra vita.
He pintado dos pequeños cuadros con Guardabarrancos, que son las aves nacionales de Nicaragua. Sus colores se destacan repentinamente, como un rayo, con los fondos del bosque y de los árboles de tonos delicados y casi neutros….y hasta el cielo se pone pálido y casi descolorido por contraste.
Acabo de realizar dos pequeños retratos de ANTONIO GRAMSCI , uno de los más importantes intelectuales italianos del Siglo XX: filósofo, teórico marxista, periodista y dirigente comunista.
Fue uno de los fundadores del Partido Comunista Italiano y fue encarcelado bajo el régimen fascista de Benito Mussolini.
Ho dipinto un piccolo ritratto di Antonio De Curtis, in arte TOTÓ e il cui nome esatto era Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio. Il nostro grande comico Totò, uno dei piú importante attori italiani del ‘900.
La mia generazione pensava che Totó fosse eterno: siamo nati con lui e la nostra adolescenza e giovinezza é stata caratterizzata dalla sua presenza, e quando ci ha lasciati ci é parso impossibile.
Hay una palabra de la grande tradición pictórica italiana que no he podido encontrar en el idioma español: “RIPENSAMENTO”. El traductor dice: cambio de opinión, idea de último momento, idea tardía, reflexión, reconsideración….quizás esta última palabra se acerca más al sentido real
Antonio Luigi Gajoni è nato a Milano nel 1889 e morto a S.Miniato (Pisa) nel 1966.
Eccellente pittore, nonché uomo modestissimo, ha sviluppato la sua attività artistica in tre fasi distinte: fino al 1928 in Lombardia, da quell’anno fino al 1940 a Parigi e poi, fino alla morte, in Toscana. In questo post presentiamo alcuni dei suoi preziosi affreschi realizzati nelle chiese toscane di Perignano, Casciana, Montopoli e Chianni
Adriano Cernotti appartiene alla generazione italiana del ‘68 studentesco e del ’79 operaio, con tutti i sogni, i desideri, le utopie e la freschezza delle volontá di cambiare tutto….quando si pensava che si sarebbe potuto cambiare tutto abbastanza presto, probabilmente giá nel corso della nostra giovinezza.