TOGNARELLI: tutto colore e luce!

acrilico-su-tela-73x75-agosto-2009GIANFRANCO TOGNARELLI, pittore toscano, nato nel 1949 a Pontedera (PISA), credo che abbia portato la Pittura di COLORE e di LUCE in settori inesplorati e imprevedibili, raggiungendo risultati sorprendenti….e dimostrando che la Pittura, quella vera, è un linguaggio attuale e i percorsi futuri sono tutti aperti, imprevisti e imprevedibili.

Nella sua vita non si è molto occupato di promozione e commercializzazione dei suoi lavori, anzi….non se n’è occupato per niente. Tutto il suo tempo lo ha dedicato a cercare di dipingere bene e di lavorare, lavorare, lavorare. Continua a leggere

Azarías H.Pallais e Pablo Antonio Cuadra

061Il prossimo Festival Internazionale di Poesia di Granada, Nicaragua, che si realizzerà in Febbraio del 2010, sarà dedicato al grande Poeta AZARIAS H. PALLAIS.
Gli organizzatori di questo evento mi hanno chiesto un dipinto che rappresentasse un avvenimento descritto da un altro grande poeta nicaraguense: PABLO ANTONIO CUADRA.
L’opera che ho terminato da qualche giorno, e che presento in anteprima su questo BLOG si intitola “Azarías H.Pallais e Pablo Antonio Cuadra”. E’ un dipinto a olio su tela di lino e misura 125×80 centimetri. Continua a leggere

Splendiani: pittore marchigiano per il mondo!

026Ho conosciuto Giancarlo Splendiani, giovanissimo, verso la fine degli anni ‘60, iniziando gli studi nella Accademia di Belle Arti di Firenze con il Maestro Goffredo Trovarelli. Era arrivato insieme a un gruppo di marchigiani “bohémien”, che si erano installati in un mini appartamento per studenti in San Frediano.
Erano anche gli anni delle rivolte studentesche e noi, come quasi tutti, abbiamo cercato nuovi cammini per l’arte, avvicinandoci al Maestro Fernando Farulli e partecipando a esperienze singolari come le attività didattico/pittoriche all’interno delle Acciaierie di Piombino. Continua a leggere

Davanti allo studio tropicale….

025….il quotidiano miracolo della natura!

Forse a qualcuno è interessato il precedente articolo sulle BANANE. Sono banane del piccolo giardino di fronte al mio studio: “produzione propria”, assolutamente biologiche, senza agrochimici o altre schifezze che normalmente usano le multinazionali da queste parti. Ma insieme alle banane qui davanti ci sono fiori e piante tropicali di cui io conosco solamente, in alcuni casi, il nome nel gergo contadino di Don Julio, che è il nostro geniale giardiniere. Continua a leggere

Le banane nascono in giù……

011Ad un certo punto, tra le grandi foglie della pianta spunta un fiorone enorme, che ogni giorno apre un petalo e ne esce un grappoletto di banane rivolte verso il basso.
Giorno dopo giorno escono piccoli grappoli di banane e il fiorone perde i suoi petali.
In un mesetto il grappolone esce completamente e lentamente le banane si piegano in su. E’ il momento di tagliare il fiore rimasto, che qui chiamano “l’ombelico”, per permettere una piena maturazione delle banane.

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Pittura Murale: abc….

1985 Inaugurazione della "Escuela Nacional de Arte Publico-Monumental" a Managua-Nicaragua

1985 Inaugurazione della "Escuela Nacional de Arte Publico-Monumental" a Managua-Nicaragua

Una Pittura Murale NON è un quadro ingrandito e dipinto su un muro. La Pittura Murale è fondamentalmente un intervento pittorico su di una superficie architettonica e all’esterno, normalmente la Pittura Murale e la corrispondente architettura coinvolgono uno spazio urbano determinato. Perciò la progettazione di una opera Pittorica Murale deve partire obbligatoriamente dallo studio di questa architettura e di questo spazio urbano determinato, come dato fisico oggettivo dimostrabile.

Lì agiscono fondamentalmente due direttrici basilari che determineranno la struttura compositiva della Pittura Murale:
1)-l’architettura esistente che si proietta verso l’occhio dello spettatore, con i vuoti e i pieni (porte, finestre ecc.), le rientranze e sporgenze (nicchie, colonne ecc.) e, insomma tutti gli elementi e “accidenti” ……. e che suggeriscono la “RETE GEOMETRICA” della Pittura Murale che si realizzerà, cioè il tracciato di tutte le relazioni e interrelazioni geometriche piane suggerite dalla architettura esistente, che diventerà parte dello scheletro strutturale e costruttivo del dipinto.
2)- Lo spettatore mobile, che percorrendo uno spazio di fronte all’opera che verrà realizzata, proietta sulla superficie architettonica una serie infinita di coni ottici che provocano conseguentemente una serie infinita di deformazioni prospettiche, e l’analisi di questi movimenti suggerisce la “RETE POLIANGOLARE” strutturale di base della Pittura Murale. Continua a leggere

Nell’inferno dantesco di“Artissima” a Torino

In pellegrinaggio ad "ARTISSIMA", Torino 2008

In pellegrinaggio ad "ARTISSIMA", Torino 2008

In Centroamerica si dice “a lo que nada nos cuesta, hagámosle fiesta”….che tradotto significa più o meno “a ciò che non ci costa niente, facciamogli la festa”. Quasi sicuramente così pensano i funzionari del Fondo Regionale Arte Contemporanea della Regione Piemonte…..perchè pagare 15 mila euro di denaro pubblico per comprare un rottame, uno straccio o della spazzatura esposta ad “ARTISSIMA” a Torino, che qualche funzionario compiacente definisce “Arte Contemporanea” realizzata da “GIOVANI ARTISTI EMERGENTI” (!?!?!?) è, come minimo, uno spreco di denaro pubblico. Da queste parti c’è anche un altro detto che dice: “Dios le da el pan a los que no tienen dientes” e che più o meno in italiano suona così “Dio da il pane a quelli che non hanno denti”………(e ad “Artissima”, lo abbiamo appurato, gli “sdentati” abbondano!)…….

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GUSTAVE COURBET: “L’origine del mondo”

L’origine du monde” (L’origine del mondo) è un dipinto di Gustave Courbet del 1866. Esso rappresenta i genitali femminili con uno stile pittorico alquanto realista.
Questa opera vide la luce in un’epoca in cui i valori morali erano messi in discussione….. e il quadro ha ancora oggi il potere di shockare. Per esempio, il 23 febbraio 2009, alcune copie di un libro raffigurante “L’origine du monde” come copertina sono state sequestrate dalla polizia a Braga, in Portogallo, che le contestava come “pubblica pornografia”.

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Incubo in Guatemala.

1980  CROCIFISSIONE, bozzetto per la CHIESA S.MARTINO-FERNO-VARESE cm.24x26

1980 CROCIFISSIONE, bozzetto per la CHIESA S.MARTINO-FERNO-VARESE cm.24x26

Comunicato della Diocesi di San Marcos, Guatemala:
“Nei sette mesi di quest’anno ci sono stati 2.235 assassinii, dei quali 16 contro imprenditori e 14 contro professionisti. Il resto delle vittime sono poveri, dei quali oltre il 50% sono senza identità ….. Qui la violenza è atroce, questo è un circolo infernale, perché la debolezza del potere statale aumenta l’offensiva criminale” (Dossier sullo sviluppo umano in America Centrale 2009-2010 PNUD).

L’incaricato della Commissione Internazionale contro l’impunità in Guatemala, dottor Carlos Castresana, ha segnalato che il 98% degli omicidi commessi in Guatemala resta impunito.
Secondo il dossier dell’Unità dei Difensori dei Diritti umani in Guatemala, negli otto mesi dell’anno sono stati registrati 257 aggressioni contro i difensori dei diritti umani, con una situazione che si è aggravata negli ultimi mesi. Continua a leggere

Noi pittori di Crocifissi

1983 Bergoro di Fagnano Olona, dipingendo l'affresco nell'abside

1983 Bergoro di Fagnano Olona, dipingendo l'affresco nell'abside

Ho dipinto e scolpito Crocifissi in decine di Chiese ed edifici pubblici e su commissione di privati, e spero di continuare a dipingerne sempre, perché è un tema che mi coinvolge profondamente.
Sempre mi sono attenuto a due regole fondamentali per dipingere o scolpire questo tema: 1) Rispettare umilmente e devotamente il committente e le sue esigenze e necessità e cercare professionalmente di realizzare l’opera al meglio delle mie capacità e possibilità, puntando alla perfezione; 2) Riflettere sempre, e sempre, e ogni volta approfondendo, sul contenuto, sul messaggio profondo per l’uomo e per la umanità, su questo fatto evangelico di speranza e di salvezza.

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Manriquez: pittura della fine di tutto

5610_130087978336_92930213336_2273957_2950409_nAlejandro Manriquez è un giovane pittore e illustratore argentino. Afferma di “dipingere per poter respirare”….ma la sua pittura francamente non emana ossigeno, ma un mondo asfissiante, angosciante e angustiante.
E’una pittura decisa, rapida, mossa, vigorosa, di pochi colori, quasi monocroma. Continua a leggere

Andiamo a vederci un caffè a Gallarate

1988-1t-la-storia-del-caffe-murale-mobile-centro-commerciale-laghi-gallarateVa bene, non è solo per vedere, ma anche per degustare un buon caffè che ci si può dare appuntamento al Centro Commerciale Laghi di Gallarate.

Lì, intanto che si sorseggia un delizioso e caldo caffè, si può ammirare una pittura murale di ben 15 metri di lunghezza con rappresentata “LA STORIA DEL CAFFE’”: dal vivaio alla pianta, alla raccolta, alla lavorazione delle bacche, alla partenza dei sacchi per i paesi d’importazione.

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Arte della Liberazione

“La nascita della Chiesa della liberazione, con la sua corrispondente teologia, rappresenta, prima di tutto, una rivoluzione spirituale. A provocarla è stata l’irruzione dei poveri nella società e nella Chiesa. Questa rivoluzione spirituale ha inciso anche sull’arte sacra. Così Leonardo Boff, presentando il volumetto “Murais da libertaçao” sui dipinti delle chiese della prelatura di São Felix do Araguaja, retta dal 1971 al 2005 da dom Pedro Casaldaliga, spiega il sorgere in America latina, dopo il Concilio Vaticano II, di un’iconografia cristiana autoctona.

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Hundertwasser: “La merda sacra”

09Il geniale architetto, pittore, scultore, scrittore ed ecologista austriaco Friedensreich Hundertwasser è stato un locomotore di idee audaci, trasgressive e anticonformiste, nei decenni delle grandi trasformazioni politiche, sociali, culturali ed individuali della seconda metà del secolo scorso. Purtroppo, contrariamente alle sue intuizioni, affermazioni ed azioni audaci e creative, la devastazione della terra ha proseguito il suo tragico cammino. Vale la pena rileggere alcuni dei suoi scritti programmatici. Iniziamo con questo, tratto dai suoi “Pensieri sull’arte e la vita. Scritti 1943-1999”.

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Dipinto Bambù Guadua

08Nel 2008 mia figlia Maria Estelì stava preparando la sua Tesi di Laurea in Architettura nella UAM (Università Americana) qui a Managua.
Era un lavoro sulle costruzioni in BAMBÚ GUADUA, una tecnica molto sviluppata in Colombia (con costruzioni avveniristiche e davvero impressionanti) ma praticamente quasi sconosciuta in Nicaragua e Centroamerica. A parte la utilizzazione degli indios per costruzioni semplici e primitive.
In particolare stava progettando un Hotel Ecologico nel Rio San Juan, al sud del Nicaragua, nella zona della frontiera con il Costa Rica. Continua a leggere