Giorni di nausea (Días de Asco)

Traduco all’italiano un articolo del Sacerdote e caro amico Padre Miguel d’Escoto Brockmann, ex Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed ex Ministro degli Esteri del Nicaragua.

L’articolo, pubblicato nel quotidiano di Managua “EL NUEVO DIARIO” il 31 de octubre de 2011 è intitolato “Giorni di nausea (Días de Asco)”.

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Io sto con Gheddafi

Ci devo stare, anche se realmente Gheddafi non è che mi piaccia troppo, anzi, non mi sono mai piaciute le persone presuntuose e arroganti e ovviamente sono allergico ai politici che si considerano semi-dei.

Ciononostante io sto con Gheddafi perchè rifiuto categoricamente la legge della selva e la vigliaccheria con cui il cosidetto “mondo democratico” ha agito nei confronti di questo personaggio, della Libia e dei diseredati di questo pezzo di mondo:

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Italia, sconfitta doppia

Mah…io qua sotto riproduco integralmente un articolo di Stefano Marcelli sulla Libia, e ci rimango a bocca aperta……

e allora?…parafrasando Franklin Delano Roosevelt che, a proposito del dittatore nicaraguense Anastasio Somoza Garcia, disse : “sarà anche un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana“, il governo italiano potrebbe dire la stessa cosa di Gheddafi?

Storia? Informazione? Conoscenza?…mah

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Libia:bugie tragiche e infami

Con la LIBIA ci troviamo di fronte a un tragico susseguirsi di BUGIE, che governi, agenzie stampa e giornalisti continuano a propinarci. Ho la sensazione che quello che stiamo facendo in Libia sia da voltastomaco. Riproduciamo integralmente un Dossier della rivista on-line FAMIGLIA CRISTIANA pubblicato il 14 di Giugno 2011…..le guerre ormai si fanno senza dichiararle e con giustificazioni false….neanche nel medioevo si agiva così.

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ITALIA COLONIALE

omar2Gli italiani in Libia

“Recentemente ho fatto un viaggio nel deserto della Libia. Ne ho ammirato le bellezze, ne ho gustato il silenzio e ho appreso con sorpresa, dalla guida “Libia” di Andrea Semplici, alcuni episodi raccapriccianti del nostro colonialismo in Libia negli anni 1911-43. Queste vicende sono state il “leitmotiv” del mio viaggio. Alcuni fatti mi hanno maggiormente colpita per l’atrocità, lo sterminio, il disprezzo per l’altro e la negazione della verità. Continua a leggere