“La Bottega del Pittore” apre il portone e diventa BLOG….

la bottega del pittore Care amiche e amici, come vedete, il sito www.labottegadelpittore.it, dopo anni di congelamento, si è trasformato in BLOG. Questo significa che vogliamo mettere tutto in discussione, e aprire questo spazio alla collaborazione di tutti. Però sempre nello spirito della Bottega Rinascimentale, del laboratorio sperimentale di PITTURA, Continua a leggere

Il “Centre Pompidou”…y los desaparecidos.

pompidou0Sfogliando lentamente le 100 pagine del catalogo “Beaux Arts. Hors Série – Éditions du Centre Georges Pompidou – Paris 2000” ci si rende conto di come negli anni ’60 sia successo qualche cosa forse al di sopra e al di fuori del mondo dell’arte che ha sancito la “defenestrazione” della Pittura. Praticamente la Storia della Pittura arriva fino a pagina 60 del catalogo (che stranamente coincide proprio con gli anni ’60) con Fontana e Klein…….e poi da pagina 61 spuntano gli Arman, i César, i Cristo, i Raysse, i Tinguely e via via fino ad oggi……senza piú Pittura!
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Arturo Garcia Bustos: la pittura civile

arturo0Arturo García Bustos nació en la Ciudad de México en un momento muy interesante para la historia de este país: acababa de surgir la pintura mural y José Vasconcelos habia fundado la Secretaría de Educación Pública.
En su infancia, García Bustos caminaba de su casa a la escuela y, en el trayecto, pasaba por Palacio Nacional, donde estaba pintando Diego Rivera.
Su hermano mayor Alejandro, lo llevaba a observar el trabajo de José Clemente Orozco en el edificio de la Suprema Corte de Justicia y, para el, eso era algo profundamente emocionante. Continua a leggere

GIUSEPPE AR: la luce del silenzio.

ar0Giuseppe Ar nasce a Lucera (Foggia) nel 1898 e muore a Napoli nel 1956. A parte una parentesi di tre anni a Roma tra il 1925 e il 1928, Ar vive sempre a Lucera, dove realizza il suo “desiderio insaziabile di occupare un posto decoroso nell’arte” e di compiere “il mio programma (che) è quello di riprodurre le cose umili”.

DIPINGERE PUO’ ESSERE UN GIOCO. PERO’ DIPINGERE CERCANDO LA LUCE E’ COSA SERIA E DIFFICILE. E CERCARE LA LUCE NEI COLORI E DIPINGERE CHIARO E’ PRATICAMENTE QUASI IMPOSSIBILE. E AMMIRANDO LE OPERE DI GIUSEPPE AR MI NASCE UNA GRANDE INVIDIA: CHE GRANDE PITTORE! SOLO LA PITTURA ITALIANA PUO’ ARRIVARE A QUESTI LIVELLI!

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GIOVANNI SERODINE: pittura tragica e clandestina

serodine0Canton Ticino 1594c.-1630

Pittura aspra, grande e tragica, ancora piú diretta e drammatica di quella del Caravaggio.
Le pennellate rapide, quasi dei colpi di sciabola, che ricordano il moderno Soutine;… “una impaginazione anche piú moderna che nei ritratti piú spinti di Frans Hals o del Rembrandt, ancora da venire del resto; e da richiamare addirittura i francesi intorno al 1860-70” (op.cit.) ; emozioni profonde, vitali…, pittura lontanissima dalla quella ufficiale levigata e teatrale degli accademici di moda. Le poche “pericolose” opere del Serodine sono state “dimenticate”, o meglio “occultate” e per secoli rese “invisibili”… (soffrendo la medesima “malattia” della: Storia di Garabombo l’invisibile, di Manuel Scorza, Ed.Feltrinelli 1973).
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De Chirico: il terrore della pittura.

de-chiricoDichiarazione di Giorgio de Chirico

…”C’e un fatto ormai sicuro: che mai come oggi gli uomini si sono talmente occupati di pittura e mai come oggi si è parlato cosí poco di pittura. Il critico moderno ha in orrore di parlare di pittura; è un tema che egli sfugge come la peste bubbonica; uno scoglio che cerca di evitare con la massima prudenza.

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