Domenica 7 ottobre, Silver sands – Malindi
Ore 6:00 – sveglia mattutina
Ore 7.00 – trasbordo dalla barchetta di legno alla barca da altura dei pescatori
Ore 7:30 – Inizia la navigazione verso l’infinita distesa blu dell’oceano indiano, sulla nostra in confronto, minuscola barchettina bianca, carica, fino ai denti, di 10 canne da pesca a strascico, rapalà, fili di tutti i diametri, pescetti finti, cibo, acqua e tanta pazienza.
Una volta salpati, adrenalinici per questa nuova ed entusiasmante esperienza di pescatori, dirigiamo il nostro sguardo verso questa inquantificabile distesa blu, spumeggiante di onde e dai mille riflessi dorati.
Fa caldo tanto caldo, solo la brezza marina ci allieta e, a volte, l’acqua dell’oceano che si stampa sulle nostre guance.
Dopo un iniziale momento di gioia (20 minuti max) i nostri stomaci ci chiedono aiuto, tutti noi a parte Simone e i due pescatori, alziamo bandiera bianca, un unico senso ci accomuna tutti quanti…un senso di nausea furibonda…
Chi come me cerca di farsi il suo piccolo spazio vitale per resistere al meglio, o perlomeno dignitosamente a questa esperienza, che come riporterò pubblicamente a tutti non so se la rifarei una seconda volta.
…Oddio non è stata la mia esperienza vissuta in prima persona in mare aperto, ricordo la città di Strongoli marina, in Calabria, dove io con due amici in un caldo pomeriggio di agosto, corremmo in negozio a comprare tutto quello che serviva, ami, fili, piombini, coreani e per non farci mancare nulla 3 ombrelloni da spiaggia…ecco cosi che dalla spiaggia la gente poteva scorgere in lontananza 3 cose tondeggianti uscire da una barchettina…certo era il mar Ionio del tutto diverso dall’oceano, solo ora me ne rendo conto…
Ore 13:00 Rischiamo quasi di prendere due bei tonni da 50 e 70 kg l’uno, che però all’ultimo decidono di tagliare la corda.
Ore 15:00 Sempre più provati dal viaggio e con il pescato pari a zero tondo tondo ci guardiamo in faccia ed è in quel momento che mi torna in mente una canzone del buon Max Pezzali…”tutti a casa con le pive nel sacco”…e si, è andata proprio cosi…
Ore 16:00 Sbarco sulla terraferma, ah che sollievo…che bella sensazione
e la sera dinanzi al computer, per rispondere alle mail, la mia testa era in un perenne moto ondoso accompagnato da sensi di nausea, solo una buona dormita ha potuto rimettermi in sesto…
Morale 1: preferisco comprare il pesce
Morale 2: pescare nell’oceano è un terno al lotto
Morale 3: dal 7 ottobre, quando mangio pesce, mi ritorna in mente tutto ciò
by Gabriele