Nudi alla menta...contro l'overpackaginginserito il 19/6/2009 alle 18:00
La trovata, dal sapore molto pubblicitario, ha però funzionato ed è riuscita ad attirare l’attenzione dei media di mezzo mondo su una catena di cosmetici la cui bandiera è l’eco-sostenibilità. Una delle caratteristiche della catena “Lush”, con negozi presenti un po’ in tutto il mondo, è quella di vendere prodotti i più naturali possibili, ovviamente non testati su animali, e soprattutto con imballaggi assolutamente minimalisti se non addirittura assenti. Così per attirare l’attenzione sul bisogno di ridurre lo spropositato utilizzo di imballaggi, la catena ha deciso che per la giornata mondiale dell’ambiente, celebratasi il 5 giugno scorso, anche i commessi si sarebbero presentati “senza imballaggio”! Un pudico grembiule annunciava “chiedetemi perché sono nudo”, lasciando in bella evidenza le terga dei dipendenti. Quello degli imballaggi è un tema che da anni è oggetto di attenzione da parte degli ambientalisti. Finora gli sforzi fatti si sono scontrati con la dura legge del marketing. Sembra una sciocchezza, ma il prodotto “infiocchettato” vende meglio di quello “nature”. La dimensione del fenomeno overpackaging, ovvero sovrimballaggio, non è però di poco conto. E’ stato calcolato che una famiglia media europea spende ben 678 € all’anno in imballaggi vari, la quota corrispondente al costo del “packaging” dei prodotti acquistati. Soldi letteralmente “buttati via” in quanto gettati tra i rifiuti non appena arrivati a casa. Uno spreco che costa all’ambiente il 2% delle emissioni di CO2. Nel suo piccolo, Lush ha deciso di combattere questa battaglia con le stesse armi del marketing. Ed ecco l’idea del commesso nudo. Nudo anche il loro prodotto faro, uno shampoo solido (!) dall’invitante aspetto di un ciotolo, proposto in vari colori, profumi e proprietà. Geniale! Si vende sfuso, e non c’è più bisogno di bottigliette di plastica. E’ inoltre molto più efficace della sua versione liquida, in quanto un solo “ciotolo” di 55g corrisponde a tre classiche bottigliette dal peso di 250 g. Basta bagnarsi i capelli, strofinarli con il panetto di shampoo ed ecco formarsi una soffice e profumata schiuma. Nudi anche gli altri prodotti, come il sapone, disponibile “a peso” e tagliato al momento. Il cliente decide se incartarlo oppure portarselo via così. Forse sarà un gadget, e di certo non rappresenta la soluzione dei problemi dell’ambiente, ma sicuramente è uno dei tanti piccoli gesti quotidiani alla portata di tutti che contribuiscono al risultato finale. La buona notizia e che questo “piccolo gesto” è accessibile a tutti, poiché i negozi della catena vendono anche on-line: www.lush.it. In questa battaglia Lush non è il solo ad impegnarsi sul fronte degli imballaggi, anche alcuni major come i supermercati Auchan e CRAI propongono ora ai propri clienti prodotti sfusi a prezzi addirittura più bassi. http://www.auchan.it/Prodotti/SelfDiscount/Pagine/SelfDiscount.aspx Categoria: Idee, progetti ed eventi, Rifiuti
cosa fa la whirlpool per eliminare gli imballaggi,cartone plastica polistirolo espanso,dei propri prodotti?anche se è difficile si puo studiare il modo di eliminarli?
Scritto da angelo il 21/6/2009 alle 18:52
peccato che nè lush nè auchan siano vicino a varese...lush è a milano o como invece auchan è a rescaldina... e sinceramente le volte che ci sono stata lì non mi sembra di aver visto il self discount... ma magari è una cosa recente...
è vero, lush vende online... xo' il bello dei saponi è anche odorarli x scegliere quello che ti piace di più... e poi... spedendoteli... non viene utilizzato comunque un imballaggio?!? quindi siamo punto e a capo... no???
Scritto da Elena il 7/7/2009 alle 11:51 |
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