GREEN DOMESTIC
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Whirlpool   pierre_ley@whirlpool.com

La palude indoor che lava i panni

inserito il 26/3/2009 alle 18:32

Dalla Palude Brabbia al Museo del Design di Milano, la particolarissima lavatrice "BioLogic" di Whirlpool si afferma come un'icona del design italico nella mostra "Serie Fuori Serie" aperta pochi giorni fa nella capitale lombarda. Nata nel 2002 nel quadro del progetto Project-F Fabric Care Futures, "BioLogic" è una lavatrice a tutti gli effetti, ma che non usa né elettricità né detersivi, basandosi sui principi di fito-depurazione che regolano la vita delle...paludi!! Il cuore del dispositivo è un autentico ecosistema costituito da piante vive, che riproducono i delicati equilibri degli ambienti naturali acquitrinosi, come la Palude Brabbia, sulla quale si affaccia il centro design Whirlpool di Cassinetta, e dove lavorano i suoi creatori Patrizio Cionfoli, Giuseppe Netti e Ruben Castano. Improponibile al mercato per i costi, le dimensioni ed i tempi di lavaggio, "BioLogic" rimane allo stadio di "concept-car", fornendo però spunti fondamentali per lo sviluppo di prodotti futuri. L’eliminazione delle impurità avviene attraverso processi fisici ( filtrazione meccanica da parte delle piante), reazioni chimiche (assorbimento delle sostanze inquinanti), e meccanismi biologici (degradazione batterica e anabiosi). Le piante hanno una doppia funzione, utilizzando parte dei sottoprodotti della depurazione come nutrimento (fosforo e azoto), e ospitando al contempo nelle loro radici i batteri aerobici che producono uno di questi due elementi, l’azoto. “BioLogic” sfrutta inoltre la tecnologia a cella-combustibile per alimentare i display ed i motori che muovono i flussi d’acqua all’interno del sistema. L’energia è interamente elettrochimica (attrazione tra idrogeno e ossidanti) e proviene dalle piante stesse. Il funzionamento pratico del dispositivo si basa su una serie di sei contenitori che accolgono i panni, corrispondenti ad altrettante fasi del lavaggio. Si possono così distribuire i carichi nei vari contenitori e sovrapporre diversi cicli in un flusso continuo. Certo, siamo lontani dalla corsa sfrenata contro il tempo e dalla riduzione degli ingombri che sembrano contraddistinguere quello che amiamo definire “moderno”, ma a volte la ricerca della velocità forse ci fa trascurare tanti piccoli dettagli che possono rivelarsi di grande importanza. Nel frattempo questa esperienza di “slow washing” ci ha già insegnato molto, oltre a portare l'eco-design "delle paludi" nel tempio dello stile italiano.

 

Foto. In alto "BioLogic", qui sopra uno scorcio della Palude Brabbia nei pressi di Cassinetta (VA)

Commenti dei lettori: 1 commento -
Semplicemente fantastica! Bella questa idea dei blog sull'ambiente, ci ho trovato tantissime cose interessanti.
Scritto da Giovanna il 9/4/2009 alle 14:34