Sorrisi in tasca (della borsa)

Sono passati i tempi in cui qui sopra mettevo le foto di Elisabetta e George, per sorridere un po’: ora tirar fuori un tema che faccia sorridere, a guardare le notizie di attualità e cronaca, pare proprio impossibile. Persino il pettegolezzo è di basso profilo: l‘estate 2011 scivola via con il triangolo Fede, Luca, Filippo, che, perdonate la libertà, sa un po’ troppo di pane casereccio e prosciutto cotto, mentre – almeno nel gossip – ci piace la tartina col caviale sbocconcellata a Beverly Hills. Va benissimo anche se si chiama Paris.

E, invece, crisi e devastazioni, tagli di qui, aumenti di là, avvocati e controavvocati in pole, veline rosse e veline verdi (ma una velina fucsia non sarebbe molto più chic?)… Una certa depressione, a capirne qualcosa, ti viene. Altro che pensieri (sconnessi).

L’altro giorno ero ad una manifestazione importante, in un contesto importante, presenze importanti e arredo importante. Impossibile non trovare qualcosa di importante su cui riflettere o di cui parlare. Mi si avvicina una signora (importante?) e mi sorride, decisamente compiaciuta. Anch’io lo sono: sta decisamente per dirmi qualcosa di importante. “Meravigliosa la sua borsa!” sussurra. E se ne va, lasciandomi senza parole.

Come dire, le cose che contano…

Però, mi ha fatto pensare alla fortuna di nascere donne: il mondo è in crisi, ma ci sarà sempre una bella borsa a farci sorridere un po’.

 

 

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3 risposte a Sorrisi in tasca (della borsa)

  1. Jasna scrive:

    se ti accontenti di una borsa! io andrei veramente male visto che le odio….

  2. vichy78 scrive:

    Il concetto è che alle volte basta veramente poco per… sorridere!

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