Nonostante io, Vichy, sia una signorina di buona famiglia e abbia chiare alcune regole basilari della buona convivenza, sono una sostenitrice convinta dei diritti altrui. Non sono la tipa che scende in piazza con la maglietta “senonoraquando” contro la strumentalizzazione della donna, perchè penso che se vuoi darla via (tout court, tanto per rialzare il livello della prosa) per una buona sommetta, sono fatti tuoi e incolpare l’altra metà del cielo, perchè noi siamo incapaci di intendere e di volere, è un filino furbetto. Ognuna è libera di fare le proprie scelte e di sbagliare (secondo me e secondo la morale condivisa, che se è condivisa, pensate un po’, ci sarà un motivo…) e di accettarne le conseguenze, e io sono libera di farmi venire un conato.
Quest’intervista alla Terry gira da qualche giorno. L’ho ascoltata, come davanti a una commedia o meglio sperando che lo fosse: è surreale. Sia chiaro non mi frega del discorso politico, parlo della Terry e di quello che dice: “quando sei onesto non fai un grande business: è la legge di mercato“. E perplessa anche lei mentre lo dice!
La farei ascoltare a scuola e al catechismo. La terrò per le mie figlie quando ne avrò e chiederò loro: voi vorreste veramente essere così? Per un bicchiere di bollicine e un (bel) vestito (di Prada, ci tiene a sottolineare! Io le farei causa se fossi la Miuccia)?
Forse è il momento di riflettere, di capire di chi è la responsabilità e ammettere che magari è anche nostra. Forse è il momento di spegnere il pc, staccare il telefono e prendere per mano le bambine e insegnar loro che oltre l’apparenza, c’è un mondo di gioie da conquistare che appartiene solo a chi se le merita.
E che le altre, invece, avranno un sacco di bei vestiti. Vuoti.
Intanto, penso alla Terry, alla sua mamma (se non se l’è già venduta!) e a chi le vuol bene. Un’intervista così (sempre che sia spontanea) è come un suicidio. Non si torna mica indietro.
…Ma sicuramente la mamma se l’è già venduta, anzi ha persin accantonato i soldi intascati da tale vendita per i momenti bui, quando anche lei, per una legge naturale, diventerà un po’ “decadente” e un filino “racchia” e se ne dovrà stare a casa…
Ragazze, che tristezza sentir queste parole!!!! Hai ragione Vichi, spegniamo tv e computer e andiamo “oltre l’apparenza” a goder di cose semplici e neanche così tanto scontate
Mi dispiace ma sarò “brutale”. Terry in mancanza di un cervello abilitato come tale, commercia con l’unica cosa che possiede, il suo corpo. Non è neppure intelligente da saper investire il ricavato in modo proficuo. Acquista beni terziari. Si vende inutilmente per acquistare inutilità. Sul fatto dell’onestà, ci sarebbe da dire parecchio. L’onestà non si improvvisa, non si compra, è insita in ognuno di noi, appartiene al nostro DNA. Le evanescenti bollicine o il vestito firmato non portano a nessun business, il vero business è guardarsi nello specchio a testa alta e sapere “di essere” contro ogni logica di mercato. Anche la più squallida. Terry ha venduto il suo unico specchio.
@olga: speriamo che la vendita della madre le basti per pagare il lifting… povera stella!
@carla: penso che l’onestà sia come i talenti, piccoli semini che possono restare lì e morire senza aria e acqua o crescere alla grande nell’ambiente giusto. gli onesti non sono solo bravi, ma i fortunati che hanno avuto le condizioni ideali per far fruttificare il talento. certa gente mi fa pena: magari si è trovata sola e disgraziata… questo non rende meno squallide certe faccende, ma un po’ le giustifica e come madre mi fa pensare che la nostra responsabilità educativa, oggi, è sempre più grande
Cara Vichi, ti confesso che ho dovuto riflettere 24 ore prima di riuscire a scrivere qualcosa. Mi chiedo come si possa dar spazio a donne così, ma è la normalità questa o siamo noi degli extra terrestri? Qui non si parla di amor proprio, ma di imperatori, di esteti… di vestiti costosissimi che contengono che cosa? a dir della signora sono una racchia e me ne devo stare a casa. Va bene, non indosso abiti di Prada … vivo comunque dignitosamente anche senza averli. personalmente credo sia squalificante sentirsi chiamare donna tangente, NO? Ma sta tizia quando torna a casa da sola che fa? mi sono chiesta se fa i conti con il tempo, e con la cuccagna, che non dura per sempre. poi si considera tanto una bella donna … forse se tiene la bocca chiusa!… personalmente l’ho trovata volgare nel linguaggio. Ma con tutti i soldi che le girano tra le mani, un corsetto di dizione non le farebbe male. E poi… bella tientelo ben curato il triangolino di pelo che hai in mezzo alle gambe perché la prossima volta che non passerai il tagliando spera di guadagnarli 2000 € al mese! . Penso che la dignità, e il rispetto per se stesse bisogna averlo sempre, credo che se si voglia fare i soldi bisogna rischiare? SI, non a spese di qualcun altro. Il rispetto per il prossimo in primis. Credo che un capofamiglia che porta a casa 2000 € al mese meriti, solo per i sacrifici che fa, il rispetto, soprattutto da una troietta (pardon ESCORT) che vive sulle spalle degli altri. poi ognuno di noi è libero di avere la vita che vuole, è libero di andare a letto con chiunque, è libero di accettare regali costosi anche dal signor imperatore. Ma se tu mi vuoi far passare questo come la normalità non ci sto. Perché io quando torno a casa non sono sola con il vestito di Prada sono in compagnia della mia famiglia che non si preoccupa del fatto che io abbia o meno un bel vestito. ma semplicemente si preoccupa di sapere se sto bene ma soprattutto… la mia famiglia, mi ama per ciò che sono.
tremenda…da brivido!
Che belle risposte signore… Alla fine spero che quello che desideriamo non sia un vestito di Prada vuoto (anche se ammetto che un vestito di Prada bello pieno con tanto di accessori non lo disdegno affatto!)
@jasna. ho tanto riso sul triangolino. per me ha potato tutto e c’è qualche scritta. oggi si usa così!
Ottimo il secondo commento apparso (h. 12,27) Credimi non sei stata affatto “brutale” ed hai concluso egregiamente.
Magari quando si è giovani si sbaglia facilmente e Terry ha sbagliato di grosso.
Vichy basta poco per ridere!, credo che nessuna di noi DONNE disdegni un bel vestito, di Prada e accessori che lo possano valorizzare con noi dentro, non saremmo donne se non fossimo così. Il bello, è saper vivere anche senza di esso o poter scegliere di indossarlo o no. E’ questa la differenza tra noi la signora in questione. Preferisco due donne in jeans e maglietta con un gioiello dido che sappiano parlare in ITALIANO piuttosto di una vestita PRADA che non è in grado di finire un discorso senza dire parole come (cog…. senza palle).
Oltre che i vestiti ..vuoti, anche se di Prada ha anche il cranio vuoto, di materia grigia la signor…ina. Inoltre non possiede neanche il suo corpo che usa come strumento di commercio, perché non è + suo, ma del chirurgo che l’ha trasformata. A me fa solo pena e non riesco proprio a desiderare un abito di Prada, però quando mi specchio mi riconosco sempre e mi piaccio quasi di più ora di quando ero una giovane come lei, ma piena di belle speranze che in parte ho realizzato.e di cui sono fiera. Non la invidio perché malgrado i suoi abiti e le sue bollicine Terry non credo sia felice e non riesco a dire, come qualcuno dei suoi falsi amici, che sono c… suoi