Piccole dosi di paritá sul web

Il lato del web che ci piace: “Paritá in pillole”

Irene Facheris, classe 1989 e laureata in psicologia,ha studiato influenza sociale e psicologia delle disuguaglianze. Ora lavora come formatrice e coordina il progetto Bossy occupandosi di paritá e di tutto ciò che é legato alle disuguaglianze di genere,battendosi inoltre per i diritti LGBT+. Scopo di Bossy é abbattere gli stereotipi legati a questi argomenti, diffondendo l’informazione attraverso articoli online, organizzando eventi e manifestazioni e incontri nelle scuole e nelle aziende.

Accanto al progetto Bossy, Irene ha portato sul web un piccolo angolo in cui attraverso video spiega e infonde “piccole pillole di paritá e cultura”…da qui il progetto su YouTube “Paritá in pillole”.

Ecco a voi una breve intervista per conoscere meglio Irene e un progetto che merita di essere diffuso.

1. Come è nato il progetto di “Parità in pillole” e perché proprio su Youtube? Sei soddisfatta del canale?

Parità in Pillole è nato dalla mia voglia di condividere i temi che avevo studiato e che mi sembravano non solo importanti ma proprio centrali per la vita di tutte e tutti. Ho cominciato la rubrica nel 2016 su YouTube perché era un luogo che conoscevo bene (il primo video risale al 2010). Mi piace guardare l’evoluzione del canale e vedere gli enormi passi avanti che ho fatto, sia per quanto riguarda la capacità di stare davanti a una videocamera, sia per quanto riguarda gli argomenti che ho deciso di trattare. Credo sia diventato il mio piccolo gioiello, ne vado molto fiera.

2. Quali sono i contenuti che proponi?

Parlo di parità nella accezione più ampia del termine. Spesso tratto le discriminazioni che subiscono le donne, ma anche quelle che subiscono gli uomini. Mi definisco una femminista intersezionale, perciò provo a dare spazio anche a quelle minoranze che non vengono ascoltate di solito. Parlo di sessismo, razzismo, omofobia etc. In altre rubriche più “leggere” consiglio libri/fumetti/film/serie tv da poter guardare per avvicinarsi a questi temi.

3. Credi che i giovani siano più consapevoli e più aperti rispetto agli adulti in merito alle tematiche che affronti?

Sì, perché sono più abituati a vederle. Soprattutto nelle serie tv, si parla sempre più spesso dei temi di cui mi occupo e di cui sono esperta, i ragazzi e le ragazze almeno un po’ li conoscono, perciò non hanno quella sorpresa che può avere un adulto di fronte a questi argomenti. Sono meno sulla difensiva e più pronti a saperne di più. Ho tanta fiducia nelle ultime generazioni, mi danno sempre moltissime soddisfazioni.

4. Il tema della parità e dei diritti come si colloca all’interno del contesto italiano attuale?

È scomodo, mette in discussione i privilegi esistenti e chi li detiene. Per questo non ha quasi nessuno spazio nel contesto italiano, storicamente sessista, maschilista e patriarcale.
Ma non sarà così per sempre, le cose stanno già cambiando, anche grazie a noi.
Bisogna avere pazienza ma anche la forza di andare avanti a combattere per le nostre battaglie e soprattutto per quelle che non ci toccano in prima persona.

https://www.bossy.it

https://www.youtube.com/user/cimdrp

 

Francesca Vanoli

 

 

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