“COLORE. Tra arte storia e chimica, la bellezza e i misteri del mondo del colore” di Ball Philip

Ho appena finito di leggere “COLORE. Una biografia. Tra arte storia e chimica, la bellezza e i misteri del mondo del colore” di Ball Philip. L’ho letto attentamente, in questi ultimi mesi, anche rileggendo e studiando alcuni capitoli, e sono arrivato alla conclusione che è un libro eccezionale: è una specie di “Libro dell’Arte” di Cennino Cennini del XXI secolo.

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Senza i tubetti di stagno niente Impressionisti

La storia millenaria del COLORE è diventata effimera e ripetitiva, proprio nel nostro secolo, che ha visto la più grande espansione dei prodotti coloranti della storia della umanità. E questo fenomeno corre parallelamente a quello sul linguaggio della PITTURA, rifiutato, escluso e discriminato, proprio nel momento in cui ci sono strumenti tecnici e scientifici come non è mai stato possibile nella storia della umanità.

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Riflessioni sul “colore” nella Pittura

Qualche settimana fa ho pubblicato molto discretamente una mia piccola riflessione sul COLORE nella Pittura al fondo del commento di un dipinto recente. Oggi la ripropongo, dedicando tutto questo Post, stimolato anche da questo commento che ho appena ricevuto dall’amico e collega Pittore Gianfranco Tognarelli:

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GIORGIONE, 500 anni fa se n’è andato, giovanissimo

01La notizia della morte di Zordi o Zorzo di Castelfranco, detto GIORGIONE (per via “delle fattezze della persona e della grandezza dell’animo”, come ci racconta il Vasari), è contenuta in due lettere: una di Isabella d’Este a Taddeo Albano del 25 ottobre 1510 e la successiva risposta del 7 novembre in cui viene detto che il pittore era morto di peste nell’ottobre 1510.

Quindi è passato mezzo millennio esatto, nello scorso ottobre,  dalla scomparsa di GIORGIONE, che con solo 33 o 34 anni ha lasciato un segno permanente e universale nella Storia dell’Arte,  sul fronte del linguaggio esprerssivo della Pittura.

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TIZIANO VECELLIO: “il più ecellente di quanti hanno dipinto”

AUTORITRATTO DI TIZIANO

AUTORITRATTO DI TIZIANO

TIZIANO è stato il più eccellente Pittore del passato millennio e, se le cose vanno avanti così, anche di questo e del prossimo! Maestro della Scuola Veneta, la scuola del colore, a Venezia, la città della luce e del colore.

M.Boschini nel 1674 descrive sorpreso il modo personalissimo di dipingere del grande Maestro: una lezione utilissima per generazioni di Pittori:

Tiziano veramente é stato il piú eccellente di quanti hanno dipinto: poiché i suoi pennelli sempre partorivano espressioni di vita.
Mi diceva Giacomo Palma il giovane…. che questo abbassava i suoi quadri con una tal massa di colori, che servivano (come dire) per far letto, a base alle espressioni, che sopra poi li doveva fabbricare; e ne ho veduti anch’io de’ colpi rissoluti con pennellate massiccie di colori, alle volte d’un striscio di terra rossa schietta, e gli serviva (come a dire) per meza tinta: Continua a leggere

TOGNARELLI: tutto colore e luce!

acrilico-su-tela-73x75-agosto-2009GIANFRANCO TOGNARELLI, pittore toscano, nato nel 1949 a Pontedera (PISA), credo che abbia portato la Pittura di COLORE e di LUCE in settori inesplorati e imprevedibili, raggiungendo risultati sorprendenti….e dimostrando che la Pittura, quella vera, è un linguaggio attuale e i percorsi futuri sono tutti aperti, imprevisti e imprevedibili.

Nella sua vita non si è molto occupato di promozione e commercializzazione dei suoi lavori, anzi….non se n’è occupato per niente. Tutto il suo tempo lo ha dedicato a cercare di dipingere bene e di lavorare, lavorare, lavorare. Continua a leggere

GIOVANNI BELLINI: l’emozione del colore permeato di luce

bellini-0GIOVANNI BELLINI (1430c.-1516)
…”La grande distinzione fra Leonardo e Bellini é sempre il colore, o la sua mancanza.
In fine, Leonardo cercó di unificare le composizioni e di creare l’impressione di tre dimensioni tramite un sistema uniforme della modellatura in bianco e nero, cioé, il chiaroscuro, che conduce (o forse induce) a una tavolozza sempre piú monocroma: l’artista sopprime i colori locali a favore delle ombre nere e i lumi bianchi. Bellini, al contrario, crea il rilievo tridimensionale, unisce le composizioni, ed esprime l’emozione tramite il colore legato alla luce, o permeato dalla luce, cioé, con il colorito, l’antitesi del chiaroscuro leonardesco. Continua a leggere

TOGNARELLI: la poesia del colore.

GIANFRANCO TOGNARELLI, pittore toscano, nato nel 1949 a Pontedera.tognarelli

Dopo il diploma tecnico ha frequentato la Scuola Libera del Nudo e l’Accademia di Belle Arti di Firenze con Primo Conti,Trovatelli e Manfredi, diplomandosi con una tesi su Antonio Luigi Gajoni.

Insegnante per molti anni, ora si dedica totalmente alla Pittura. Continua a leggere