ALZA LA CORNETTA, HOTLINE MIAMI TI ASPETTA

Viuulenza!!!E’ questo l’urlo di battaglia da gridare a squarcia gola prima di iniziare a giocare a Hotline Miami. Il gioco indie, che tanto ha fatto discutere è finalmente sbarcato anche su console Sony e,  io ovviamente, non ho potuto fare a meno di scaricarlo sulla mia Ps Vita (sennò cosa me la sono comprata a fare?). Il paragone con il primo Gta (si, proprio quello del ’96) è d’obbligo. I due titoli non sono accomunati solo dalla classica visuale dall’alto (top-down, come dicono quelli bravi) ma sopratutto per lo spirito irriverente e rivoluzionario e lo stile “politically incorrect” che li contraddistingue. Prendete Gta, rinchiudetelo tra quattro mura, imbottitelo di droga e tenetelo sveglio sparandogli nelle orecchie senza sosta musica trance a tutto volume, ed ecco che otterrete Hotline Miami. La creatura di Dannaton Games è un vortice psichedelico di violenza, di schizzi di sangue e cervella che imbrattano i muri e il pavimento, di rantoli di dolore, di gole tagliate e grottesca frenesia di uccidere. La vera magia di questo titolo è trasmettere tutto ciò con una grafica pixellosa anni ’90 ma nello stesso tempo ricca di particolari e riferimenti a film come Driver e Pulp Fiction.

 

 MORTE A DOMICILIO

Quando alzi la cornetta ci sei già dentro fino al collo. Una criptica telefonata (tipo ” i bambini non si sono comportati bene, serve una baby sitter”) da inizio ad ogni livello di gioco. Ogni missione è ambientata in un edificio composto da più stanze e piani che brulicano di bastardi armati fino ai denti da fare fuori a sangue freddo nella maniera più brutale e frenetica, se non vuoi essere tu quello a finire a terra con la faccia riversa in una pozza di sangue.L’incedere dell’azione è dettato dalla frenesia delle uccisioni, una dopo l’altra in un avanzare rapido e attento, un fare quasi clinico con cui si pianificano le azioni da compiere in sequenza per non essere uccisi. Hotline Miami infatti non è solo violenza gratuita ma pianificazione e studio delle mosse dell’avversario. “Non abbiate paura di morire” questa è una delle frasi che viene detta al giocatore all’inizio del gioco, proprio perché in questo gioco si muore decine di volte per ogni missione prima di trovare la combinazione giusta di uccisioni che vi permetterà di finire il livello senza rimanerci secchi. Durante la missione sarete quasi in trance, la rapida sequenza di azioni e la possibilità di ricominciare subito dopo essere stati uccisi diventa come un loop incessante. Solo alla fine della missione, tornando sui propri passi verso l’uscita dell’edificio ci si rende conto della scia di sangue che ci si è lasciati dietro! Dopo aver completato ogni livello il gioco darà un voto al giocatore a seconda delle uccisioni delle combo, del tempo impiegato etc….e si otterrà una maschera di un animale (con dei poteri speciali) e una nuova arma da poter utilizzare per le proprie scorribande.

 

IN CONCLUSIONE

Hotline Miami è un gioco cattivo, estremo, malato, schizzoide. Troppo geniale per essere compreso da tutti fin da subito (come è successo a suo tempo per Gta). La maggior parte dei ragazzini (abituati alla grafica HD) lo riterrà  troppo retrò per esserne attratti i casual non ci si avvicineranno. Ma i veri gamers lo ameranno alla follia. Perchè sotto l’aspetto violento e folle di questo titolo è nascosta la vera essenza di chi vuole portare qualcosa di nuovo nel mondo dei videogames.

Ricordo che Hotline Miami è disponibile per Pc, Ps3 e Ps Vita a 8 euro (per le console Sony basta un solo acquisto)

 

Gaetano “Morfeus” Deleo

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