Ogni anno, quasi sempre nei primi giorni di giugno, arriva il momento di tastare il polso al mercato dei giochi elettronici. In USA parte la fiera dell’elettronica più importante al mondo, un evento che interessa utenti, giornalisti, publisher e sviluppatori.
Il primo E3 risale al 1995, quasi 20 anni fa, ma è in crisi dal 2007 e continua a non trovare pace. L’E3 un tempo riuniva tutta la stampa di settore, non era una mostra completamente accessibile al pubblico e gran parte dei prodotti presentati venivano riportati sulla carta stampata da giornalisti che filtravano le notizie con dovizia, non potendo permettersi il lusso di dare giudizi azzardati su progetti che spesso subivano trasformazioni, dolorose cancellazioni o diventavano “vaporware”. L’Expo era una fucina di annunci, informazioni, visioni del mercato dei videogiochi in generale.
Con l’avvento della rete l’E3 è diventato un turbinio di notizie e svelamenti, dalle conferenze pre-fiera fino all’ultimo giorno di chiusura, studiato per tenere incollati milioni di persone saldamente allo schermo dei loro pc, pronti a sbavare sulle novità.
Un sovraccarico mediatico da cui solo i titoli più reclamizzati escono vincitori, mentre a molti spetta un trafiletto riportato dal comunicato stampa. Alcune software house hanno avuto l’ottima idea di annunciare il loro progetto prima dell’inizio dell’E3, in modo da evitare la ressa ed essere notate, grazie a brevi ed efficaci comunicati stampa volti ad aumentare l’hype del titolo. Una strategia vincente.
La domanda che tutti si fanno ogni anno al termine della fiera è “Chi ha vinto l’E3?”. Quest’anno l’ovvia risposta è “la noia”. La settimana precedente all’inizio dell’evento quasi ogni gioco è stato svelato con annunci preventivi, finte fughe di notizie e scoop vari.
Nintendo ha postato un video su Wii U prima della conferenza di apertura dell’E3 e ha annunciato il 3DS XL il venerdì successivo. La loro “vera” conferenza è stata, infatti, vuota e noiosa dall’istante in cui Miyamoto ha abbandonato il palco dopo aver presentato Pikmin 3, unica vera sorpresa.
Sony ha presentato ottime esclusive, aprendo lo spettacolo con Beyond di Quantic Dream e chiudendo con The Last of Us di Naughty Dog, ma anche questi titoli erano ampiamente anticipati. Tra gli inediti annunciati annoveriamo Wonderbook, imbarazzante e non solo per gli evidenti problemi tecnici durante la conferenza, e un gioco della serie Call of Duty, sottotitolato Black Ops: Declassified, in esclusiva per PS Vita che arranca a trovare titoli di rilievo che aiutino la console nelle le vendite, di cui Sony ha ben pensato di non mostrare assolutamente nulla.
Microsoft, invece, si è data alla schizofrenia. Ha annunciato quasi tutti i titoli della conferenza una settimana prima, con tanto di immagini, dati e in alcuni casi anche i filmati: Gears of War, Halo 4, Fable, Forza e Black Ops II. Il tutto farcito con una performance dal vivo di Usher, che ha ululato una sua canzone per presentare Dance Central 3, ed una interminabile dimostrazione dedicata alla nuova tecnologia Smart Glass, per controllare Xbox e i visionare i contenuti multimediali con cellulari e tablet dotati del nuovo OS Windows Mobile 8.
Il popolo di internet incorona Ubisoft per la migliore conferenza. Il motivo è semplice: Ubisoft è l’unica casa ad aver mostrato giochi inediti, tenendo alta l’attenzione degli spettatori. Ha presentato Wii U meglio di Nintendo, grazie a Zombi U e Rayman Legends, e concluso con Watch Dogs, nuova IP con un concept originale di cui nessuno sapeva niente, neanche i giornalisti. Questa sete di informazioni ha fatto schizzare il contatore del video ufficiale del gioco su Youtube fino a oltre 3 milioni di visualizzazioni, prima che Ubisoft si decidesse almeno ad annunciare le console per cui è previsto il titolo.
L’E3 di quest’anno è stato svuotato della sua funzione principale, la fiera degli annunci e dei nuovi prodotti non ha mostrato nulla di nuovo.
Quello che era un vulcano in piena attività è ora una montagna inerte. Una montagna che partorisce topolini. Anzi, forse neanche quelli.
Andrea Gargano
Be’ non c’era da stupirsi era certo che ci sarebbero state minori novità di rilievo questa edizione dell’e3 tutto dovuto alla crisi economica mondiale e alle calamita’ che hanno colpito il mondo in questo 2011/2012.
Nessuno investe tanto quando il potere d’acquisto e’ ridotto. Ad un terzo.
Tutte le maggiori catene di vg sono in crisi o stanno per chiudere le consolle vendono molto meno rispetto gli anni passati e la gente e’ diventata molto più cauta negli acquisti. Brava nintendo che ha avuto il coraggio di fare uscire la sua nuova console in questo periodo paco.
Un saluto
Caro Luigi, rispondo brevemente e in due parti al tuo commento: le novità c’erano e anche succose. Il problema è che non sono state annunciate durante l’E3. Che le catene di videogiochi chiudano non significa che il mercato dei videogiochi se la passi male, alcune aziende (Activsion, EA) hanno anche incrementato notevolmente il fatturato. Sono gli utenti che hanno spostato la loro attenzione a come spendono i soldi per via della crisi. Ti faccio un esempio e rispondimi da acquirente: preferisci comprare un gioco da Gamestop a 70€ oppure da uno store online a 15-20€ in meno?
In ogni caso continua a seguirci perché nei prossimi lunedì toccheremo anche questi argomenti 😉
Si ok attendo con ansia ma controbatto dicendo che activision quest’anno ha chiuso con il – 40 % e a ha alzato la perdita solo grazie hai gadget di spyro e non al gioco… Fonte una notizia da una persona a me molto vicina che lavora proprio in activision … Stanno incrociano le dita sul nuovo call of duty e prima sul nuovo trasformers che saranno i due titoli di punta della multinazionale… Aspettiamo e speriamo che il mercato si riprenda che i prezzi si abbassino ( ma ci credo molto poco) e che escano meno titoli ciofeca e più roba di alta qualità.
Buon lavoro
Luigi
Purtroppo non posso commentare su voci non confermate interne ad Activision, ma, per sicurezza sono andato a rivedere i bilanci. A parte la presentazione del primo trimestre fiscale 2012 che, secondo il CEO di Activision Bobby Kotick, è ben al di sopra delle previsioni (avevano previsto praticamente la metà ed hanno guadagnato il doppio), l’anno fiscale 2011 si è concluso con un fatturato netto di circa 600 milioni di dollari in più rispetto al 2010. I bilanci con tutte le cifre si trovano sul sito http://investor.activision.com/ e sono scaricabili da tutti, essendo pubblici.