Dragon Age: Origins, il gioco di ruolo a marchio Bioware uscito il 6 novembre scorso su PC e Xbox 360 (atteso per il 20 novembre su PlayStation 3), ha in poco tempo messo d’accordo critica ed utenti. Tanti gli aspetti positivi di quello che, ormai è assodato, può giustamente essere definito il degno erede di Baldur’s Gate: la grande libertà decisionale lasciata all’utente (il quale può letteralmente plasmare il suo destino nel Ferelden), il buon sistema di combattimento (che, unito alla visuale dall’alto esclusiva della versione PC, diventa ottimo), una serie di personaggi già entrati nei cuori degli appassionati di giochi di ruolo (l’enigmatica Morrigan, il pacifico Alistair…), la complessità del mondo dove è ambientato il gioco (mondo che, pur ricalcando i clichè del genere fantasy, presenta un certo tasso di originalità).
A ben guardare, però, Dragon Age: Origins può vantare un altro primato: i mercanti più realistici mai visti in un videogioco.
Senza svelare alcun dettaglio della trama (sarebbe un delitto!), una volta concluso il lungo “prologo” il giocatore giunge, insieme ai propri compagni di viaggio, nell’accampamento, un luogo dove riposare e dal quale partire di volta in volta all’avventura verso le più disparate mete presenti sulla mappa di gioco.
Tra i vari personaggi che popolano questo luogo ameno, vi è anche il mercante Levi Dryden: costui vi proporrà di affrontare una particolare missione, a condizione che voi prima…acquistiate il relativo DLC. Una delle possibili risposte che possiamo dare al mercante, ovvero quella affermativa (“si, la missione mi interessa“, in parole povere), è infatti preceduta dalla nota che sarà necessario acquistare ovviamente con denaro sonante il relativo contenuto aggiuntivo per poter intraprendere questa avventura. Come dicevo, mai visto in un videogioco un mercante più realistico!
In passato avevamo già parlato (in questo post) dei DLC di Dragon Age: Origins, ovvero dei contenuti aggiuntivi scaricabili destinati ad aumentare la già notevole longevità del gioco (nuove missioni, armi, oggetti…a sentir Bioware l’uscita di questi DLC sarebbe stata programmata da qui ai prossimi 3 anni). La Fortezza dei Custodi altro non è che il primo DLC (con Il Prigioniero di Pietra) disponibile per il gioco, ed aggiunge una quest che ci porterà ad esplorare la fortezza dei Custodi Grigi e i misteri che la avvolgono.
Se è vero che Electronic Arts e Bioware hanno sicuramente messo a punto non solo un ottimo Social Network, ma anche un comodissimo sistema di gestione dei contenuti aggiuntivi in-game per il loro Dragon Age: Origins, è altrettanto vero che incontrare all’interno del gioco un mercante virtuale che propone (di fatto) una transazione reale…spezza anche solo per un secondo la magistrale atmosfera del gioco. A meno che le intenzioni di publisher e sviluppatori non fossero davvero quelle di creare…il mercante più realistico mai visto in un videogioco.
Sempavor
Fanbit