Il curioso caso di Axel Gembe ( Seconda Parte )

Vi ricordate dove eravamo rimasti con la storia di Alex? Se volete una rinfrescata, cliccate pure qui, oppure continuiamo con la storia. A questo punto inviò il messaggio Newell sul forum di HL2 sull’ accaduto e i gamers non ebbero una risposta uguale all’ appello. Alcuni scrissero con rammarico per l’ accaduto sul brutto fatto, altri covarono sempre più rabbia visto che i tempi si stavano dilungando. Fatto sta che nessuno aveva una risposta seria per l’ accaduto e nemmeno l’ FBI trovo una pista. Forse non lo sapete, ma quando un videogioco è in dirittura d’ arrivo, si spinge il team di sviluppo a lavorare giorno e notte per accelerare i tempi di consegna e di fronte a questa beffa, i ragazzi di Valve non sapevano più che fare. Al ritmo di 1 milione di dollari al mese di buco che si andava avanzando col tempo, non finiva mai di collassare tutti nel caos. Il caso pazzo stava cambiando perchè arrivò una mail senza oggetto da un tizio firmato ” Da Guy ” alle 6:18 del 15 febbraio che iniziavo con ” Ciao Gabe ” e finiva con una spiegazione plausibile, dicendo gli aspetti reali sull’ accaduto con tanto di scuse. La mail era troppo strana per essere vera, ma appena Alex gli inviò le prove inconfutabili, allora li non ci furono più sospetti ma certezze. A distanza di 5 mesi dall’ accaduto, dalla diffusione in rete di Half-Life 2, Newell aveva il colpevole davanti ai suoi occhi. Alex risponde così al fatto: ” Ero dispiaciuto per ciò che era successo. Volevo che sapesse chi aveva fatto quella cosa, e che le mie intenzioni non erano assolutamente quelle di far scoppiare tutto quel casino. “. Alex aveva bisogno di essere redento da Valve con qualcosa di positivo, ma la frittata ormai era fatta. In una mail confidenziale di Alex diretta a Newell chiedeva se poteva esserci un posto per lui nella Valve, ma come fare quando un ragazzo ti ha messo in ginocchio così?!? Alex si sentiva così: ” Ero molto ingenuo all’epoca. Lavorare per una compagnia che sviluppa videogiochi era ed è tutt’ora il mio sogno, quindi mi sembrava giusto provarci. Speravo nel loro perdono per ciò che avevo fatto, non era stato intenzionale. A vent’anni si è stupidi davvero. “. Newell rispose qualche giorno dopo chiedendo ad Alex se si potevano sentire al telefono per un colloquio. Come tutti di voi potreste immaginare, a Gabe serviva una registrazione in cui Alex ammetteva di essere stato lui e così poteva far sguinzagliare gli agenti dell’ FBI in casa sua. La voglia di Alex di essere assunto da Valve era pazzesca e commenta così l’ accaduto: ” Speravo solo che tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi. Probabilmente non ero il più sveglio della classe a quei tempi. “. Al colloquio era presente Alfred Reynolds, sviluppatore di Counter-Strike e Steam, con Erik Wolpaw, scrittore di Portal e la vicenda andò così: ” All’ inizio volevano sapere come fossi entrato nel sistema, dunque gli raccontai tutto, nei minimi dettagli. Al che mi chiesero di parlare delle mie capacità ed esperienze. Ricordo ancora il loro stupore nel sentirmi parlare in Inglese in maniera fluente, con pochissimo accento. “. La conversazione durò cira 40 minuti ed ogni frase che aggiungeva Alex era come se stesse espiando alle sue colpe. Da li i signoroni di Valve chiesero un altro colloquio ma questa volta a Seattle, direttamente a casa loro! Per il viaggio l’ FBI contattò la polizia tedesca per rendere noto il procedimento di arresto del ragazzo su suolo americano, ma sembrò troppo stano che volessero venire anche il padre ed il fratello agli studi di Valve. Detto fatto! Alex si trovò la casa circondata di poliziotti armati che lo svegliarono nel cuore della notte e lo portarono in caserma, anche se prima di andarci chiese all’ agente se poteva mangiare qualcosa e quindi prese il coltello per affettare il pane, ma quella non fu una bella idea e quindi si accontentò di una tazza di caffè e di una sigaretta. 😀 Il capo della polizia gli fece una domanda diretta ad Alex dicendogli: ” Hai idea di quanto tu sia stato fortunato ad essere stato fermato prima di poter salire su quell’aereo? “. Dopo un interrogatorio durato tre ore, ma Alex spiega così l’ accaduto: La maggior parte delle domande riguardavano il worm Sasser, ovvero un malware particolarmente aggressivo che infettava i computer con Windows XP e Windows 2000. Per qualche motivo pensavano che ci fosse un collegamento tra me e Sasser, ma ovviamente negai. Anche Sasser aveva fatto molto scalpore e il suo creatore, Sven Jaschan, era stato preso il mio stesso giorno in un’operazione coordinata, e pensavano che avrei potuto avvertirlo. Il mio programma e il suo usavano la stessa vulnerabilità nel servizio LSASS, solo che io non facevo crashare l’host, per questo pensavano che gli avessi fornito il codice. Negai tutto e dissi loro che mai e poi mai avrei scritto un codice così grezzo.“. Poi incominciarono con le vere domande su Valve. ” Avrei potuto rifiutarmi di rispondere fino all’arrivo di un avvocato, ma decisi di dire tutto in maniera precisa e onesta, e credo che apprezzarono il gesto. Stavo simpatico al tizio che mi interrogava, perché non ero un bastardo come tutti gli altri. Quel dipartimento aveva a che fare soprattutto con pedofilia e pornografia minorile. Credo che fui così sincero e aperto per un semplice motivo: non pensavo di aver fatto una cosa così sbagliata. “. Alex rimase in custodia cautelare per due settimane e in seguito venne rilasciato con l’ obbligo di dover firmare tre volte alla settimana per i seguenti tre anni nella centrale di polizia. La sua vita cambiò e cercò di riscattarsi e lavorò per cambiarla e guarda caso finì nella sicurezza informatica, nella programmazione di applicazioni di Windows sul controllo di sistemi informatici, sulla creazione di database e sulla manutenzione dei server. Al processo di Alex Gembe non si fece vedere nessuno di Valve e durò ben sette ore. Come era giusto che sia, non trovarono l’ accusa per la responsabilità di Alex di aver divulgato il codice di HL2 e quindi venne depenalizzata la condanna. Alla fine il giudice gli concesse due anni di libertà vigilata per essersi infiltrato nella rete di Valve e per la sua buona condotta fu decisivo per decidere la sua pena. Oggi Valve ha venduto una cifra come 8,6 milioni di copie di Half-Life 2. Alex ha 28 anni e a distanza di anni si sente ancora in torto con Valve. Ero ingenuo e ho fatto una cosa che non avrei mai dovuto fare. Ci sono un sacco di modi migliori di impiegare il proprio tempo. Mi è dispiaciuto molto aver causato a Valve così tanti problemi e perdite finanziarie, mi dispiace anche aver causato danni ad alcune università che ho usato come test per il mio malware. Provo un grande rimorso per tutti gli atti illegali che ho fatto in quel periodo… e mi dispiace non aver fatto niente di buono prima di venire arrestato. Gli direi che sono molto dispiaciuto per ciò che gli ho fatto. Non era mia intenzione causargli tutti quei danni. Se potessi tornare indietro e cancellare tutto, lo farei, perché ripensarci mi rende ancora molto triste. Volevo solo essere lì e guardare i progressi del suo lavoro, ma alla fine ho rovinato tutto. Sei il mio sviluppatore preferito e comprerò sempre i tuoi giochi. “.


Forty non si sognerebbe mai di voler intrufolarsi nei server dei creatori dei videogiochi, ma soltanto negli stand dove ci sono le belle passerine… Guarda cosa hanno fatto a Crysis 2 😮
😀

EnJoy ^_^

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

Informazioni su Forty

Yo Gamers ^_^ Ossessionato dai videogiochi difficili dall' età di 3 anni, sperimento sempre tecniche divertenti nelle situazioni più sfavorevoli perchè è troppo facile senò usare il meglio per vincere XD Ricordatevi: Play Today, not Tomorrow :D Sempre Hardcore, Sempre VG-Factor ;-)
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2 risposte a Il curioso caso di Axel Gembe ( Seconda Parte )

  1. Flauro scrive:

    Ciao Forty come va??? Bella storia… è strano vedere una persona che si fa tanti scrupoli come Alex… soprattutto perchè quei bastardi di Valve lo hanno incastrato in modo subdolo e meschino… lui ha sbagliato… ma si è preso le sue responsabilità in modo adulto e più che dignitoso… Ora che so questa storia guarderò la Valve con occhi diversi… anche perchè si sono rivelati essere (a mio parere) la peggior software house della storia… per non parlare di Gabe Newell.

  2. Forty scrive:

    BELLA FLAAA!!! 😀 Chessstoria nè?!? Alex era proprio impaziente di giocare ad HL2 e quelli della Valve hanno addirittura chiamato FBI per fargliela pagare, pensa te!?!?! Alex ha pagato il suo errore per ben 5 anni e non ha ostacolato la giustizia, ne la Valve alla fine. Adesso mi aspetto un altro ragazzo da processare per Crysis 2… è già in rete!!! :O Comunque, peggio della Valve c’è sicuramente Activision. 😉

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