Il tasto di ricarica, un’istituzione

Sono moltissime le cose che si danno per scontato, nella vita di tutti i giorni come nei videogiochi. L’amore della mamma, trovare la benzina dal benzinaio e la luce che si accende in camera.

Un videogioco è un prodotto estremamente complesso, costruito da più programmatori che “montano” i singoli pezzi per costruire i prodotti che conosciamo. Ma, sono certo, ci sarà qualche sviluppatore che nel suo curriculm ha una voce che fa all’incirca così

“2010-2011 programmato il tasto R”

Il tasto di ricarica della propria arma in un videogioco è un’elemento fondamentale! Il tasto R, assegna dinamicità e realismo al gioco, simulando una situazione reale in cui i due nemici si ritrovano faccia a faccia senza più munizioni, dovendo passare quindi all’arma bianca. Cè il maniaco della precisione che, appena volta l’angoloricarica subito e cè il kamikaze che non ricarica mai fino a quando il valore non scende a zero.

Programmare questo aspetto di un videogioco non è affatto semplice: pensate che ogni arma richiede un tempo specifico di ricarica che, solitamente, è proporzionato alla potenza. Armi troppo lente a ricaricare non verrebbero utilizzate, o sfruttate male.

Un FPS senza il tasto di ricarica lo trovo lento e noioso: tale modalità viene sfruttata solitamente nelle armi fantascientifiche, dove è superfluo dover ricaricare munizioni generate ad energia.

Mi sono reso conto di questo aspetto giocando all’odiatissimo (da me, almeno) Alien Rage Unlimited (il video del gameplay commentato lo potete vedere qui), in cui la fazione degli alieni ha le armi senza il tasto di ricarica. Dopo qualche secondo di raffica l’arma si surriscalda, richiedendo del tempo di raffreddamento.Oltre al fatto di odiare profondamente questo gioco (e di riflesso City Interactive), tale mancanza mi ha profondamente annoiato, le sessoni di gioco multiplayer non avevano quella sfida e quel “richiamo della foresta” che un buon fps porta con se.

Sogno una caffettiera che si ricarichi con il tasto R 🙁

Loco