Avete ormai capito, leggendo questa rubrica, che il lavoro del programmatore nei videogames non è per nulla semplice anche se in suo aiuto arrivano notevoli quantità di librerie ed effetti da poter applicare al proprio progetto. Quest’oggi vi parlerò del Bump Mapping, libreria molto datata (si accosta al periodo delle Matrox G400, Radeon 7200 e Geforce 2).
Il suo utilizzo trova campi in ambito del dettaglio visivo senza sprechi di tempo nella modellazione: faccio un’esempio.
Il programmatore vuole rappresentare a video un’ arancia. Il procedimento prevede il disegno di una sfera di colore arancio e l’applicazione del Bump Mapping che ne creerà le imperfezioni tipiche di un’arancia, senza dover modellare l’oggetto. Un’altra applicazione la si trova nella creazione di un muro dove il programmatore lo disegna e il Bump Mapping applicato ne crea i rilievi e le irregolarità che lo contraddistingue.
Oggi non viene più utilizzato ed è stato superato da tecniche più raffinate come il Normal Mapping pesantemente utilizzato nelle console di ultime generazioni come Playstation 3 e Xbox 360.
Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit