La battaglia tra publishers e pirateria è da sempre parte integrante della scena videoludica, e i tentativi di bloccare tali pratiche negli anni sono stati continui e svariati, ma una console in particolare ha dato vita ad una vera e propria battaglia legale in Giappone, suo luogo di origine, stiamo infatti parlando del Nintendo DS.
La console potatile, oltre ad essersi conquistata il titolo di console più venduta di tutti i tempi, ha anche ottenuto il primato di Flashcard prodotte su di essa.
Per chi non lo sapesse, tali strumenti sono un evoluzione di dispositivi già visti su Game Boy Advance, all’apparenza hanno la stessa forma di cartucce originali, ma è possibile inserirvi una memoria micro sd con all’interno copie di tutti i titoli esistenti per la console, e mentre questo sistema viene usato da alcune persone per fare backup dei propri titoli in modo da semplificarne il trasporto, la grandissima maggioranza degli utenti frutta queste Flashcard per il loro scopo più ovvio.
La speranza di Nintendo negli anni è sempre stata quella di bloccare la produzione di questi prodotti, o almeno di vietarne la vendita, visto che in Giappone è possibile trovare queste Flashcard nei negozi.
E proprio questi ultimi hanno dovuto pagare i danni, infatti recentemente i tre rivenditori Seafort Japan, Mediaforce, e Magical Company sono stati multati per una cifra pari ad 1 milione di dollari per aver venduto copie della famosa R4.
La cifra richiesta dal tribunale non andrà inoltre solo a Nintendo ma ad altre 49 compagnie, tra le quali troviamo quasi tutti i principali publisher Giapponesi, come Capcom, Namco Bandai, Konami, Square Enix e altre ancora.
Ricordiamo che già lo scorso anno il governo stesso aveva dichiarato la R4 illegale in tutto il Giappone.