Retron 5 VS Next Gen: giochiamo al passato o al futuro?

Torniamo a parlare del Retron 5, la console di prossima uscita con la quale potremo utilizzare le vecchie cartucce di Nes, Super Nes, Megadrive e i vari Gameboy con massima compatibilità PAL/NTSC. Il Retron 5 è una console sviluppata da Hyperkin ed è l’evoluzione dei precedenti modelli dapprima compatibili solo col Nes e poi migliorati nel tempo aumentandone la compatibilità.

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Dato il successo dell’articolo di Loco, ho deciso di approfondire il discorso aggiungendo i miei punti di vista su questa “vecchia/nuova” console e rispondendo anche ad alcune delle domande più ovvie e frequenti che la gente possa farsi sull’argomento, il tutto sotto forma di intervista.

Perchè preferire il Retron 5 a una console Next Gen?

“Preferire” non è il termine giusto, se mai si potrebbe usare “affiancare”. Ad ogni modo, le consoles degli anni 80 e 90 avevano giochi davvero fantastici, alcuni dei quali ancora superiori o alla pari con diversi prodotti attuali. I vari Mario, Sonic, Zelda, Castlevania, Double Dragon, Final Fight e compagnia erano giochi che ci tenevano incollati agli schermi per via di una giocabilità fantastica e di un comparto tecnico di tutto rispetto per l’epoca.

Il tutto senza contare il prezzo del Retron 5: con poche decine di dollari (presumibilmente in Italia costerà al massimo un centinaio di Euro o forse meno) ci porteremo a casa una console compatibile con 5/6 sistemi Retrogame di tutto rispetto, con grande vantaggio di chi come il sottoscritto non abbia mai buttato, venduto o regalato le mitiche cartucce di 20 anni fa, accantonandole in attesa delle luci della ribalta.

Tanti giovani di oggi amano solo i giochi attuali con grafica 3D…

Spesso ci si limita a guardare la grafica per giudicare la bellezza di un gioco. E’ una cosa troppo superficiale, un grave errore: sarebbe come dire che una persona è più colta di un’altra basandosi soltanto sulla bellezza esteriore e non sugli studi effettivamente svolti da entrambe. Anni fa si giocava a Super Mario con grande emozione per ogni salto sulle tartarughe e per lo scorrere del timer che ci obbligava a raggiungere la fine del livello in fretta e furia, si cercava disperatamente un portale che riportasse il nostro Link nel Dark World (Zelda 3), in Final Fight ci si faceva strada nella metropoli criminale a suon di pugni e calci con soli due tasti del joypad e via dicendo. Insomma, al tempo la grafica era considerata spettacolare ma, a differenza di oggi, si guardava molto di più la giocabilità cercando meno difetti e sottigliezze e godendosi di più la fatidica cartuccia appena comprata a 130.000 Lire, senza contare l’apporto di trame ed atmosfere al tempo molto più originali di oggi.

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Ma la longevità? Non ci si stufa di giocare a giochi così vecchi?

GTA 5, Skyrim, World of Warcraft, Assassin’s Creed, Metal Gear Solid, Resident Evil… potremmo andare avanti per anni ad elencare i grandi giochi di oggi. Ma quanti di voi hanno rigiocato ad un gioco più di 2/3 volte dopo averlo finito e strafinito? Sicuramente non tutti, anzi. Questo perchè, essendo molto più lunghi e complessi dei giochi di una volta, il più delle volte affascinano  per l’enorme durata della campagna principale (in particolar modo i giochi in single player) per poi esser rigiocati al massimo una o due volte per scoprirne tutti i segreti e missioni secondarie rimaste in sospeso.

Era così anche in passato, diranno i lettori più giovani. Un po’, ma molto meno rispetto ad oggi. La verità è che i vari platform, rpg, picchiaduro e rompicapo a 8 e 16 bit venivano giocati e rigiocati nell’ordine delle decine se non centinaia di volte. Qualche esempio? Citiamo i vari Tetris, Super Mario Bros, Zelda – A Link to the Past, Sonic the Hedgehog, Super Mario Kart, Secret of Mana, Castlevania, Pacman, Gauntlet, Super Mario Land, Street Fighter 2, International Superstar Soccer. Tutti giochi che il sottoscritto e non solo ha giocato e rigiocato non solo per anni, ma anche a distanza di anni dopo l’ultima partita. E potremmo star qui una vita ad elencarli tutti, cosa che purtroppo non posso fare perchè i titoli da citare sarebbero nell’ordine delle migliaia.

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Perchè giocarci così tanto? Essendo più immediati nei comandi, genericamente più semplici e meno seri e violenti di tanti titoli odierni nonchè spesso più corti da finire, era un piacere passarci 2-3 ore sapendo che, giocando ad alcuni titoli, in quel lasso di tempo avremmo finito un gioco intero, cosa oggi possibile per ben pochi titoli. Altro fattore importante era il fatto che al tempo alcuni generi disponevano di pochi titoli se non nessuno a rappresentarli: niente Survival Horror, niente giochi di corsa con visuale in prima persona, niente giochi di calcio con i veri giocatori e squadre di club e via dicendo. A tutto questo si aggiunge una chicca del Retron 5, cioè la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento del gioco tramite un menù apposta, cosa che aumenta ancor di più la longevità di vari titoli che al tempo avevano il Game Over troppo facile o comunque un numero limitato di vite/Continue.

366859-original1-3j7z4Spesso troviamo nei negozi delle collection di decine di giochi di una vecchia console in un solo DVD/Bluray, a prova del fatto che c’è ancora molta gente che li compra, specie tra gli over 30 che sono stati bambini in piena era 8/16 bit.

Come si vedranno i giochi vecchi sulla mia nuovissima TV LED?

Niente paura: potremo giocare al Nes o al Megadrive anche sulle nostre tv a 40 pollici grazie all’uscita HDMI sul retro della console. Gli scettici temeranno una resa grafica pessima a causa dello zoom della risoluzione nativa dei giochi per riempire le enormi tv di oggi, ma anche qui non c’è da temere: gli shaders del Retron 5 si occuperanno di visualizzare ed adattare il gioco allo schermo facendo un ottimo lavoro di antialiasing per ingrandire l’immagine originale mantenendone intatta la qualità.

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IL RETRON 5 E’ DA COMPRARE?

Vediamo in sintesi i punti salienti, perchè scegliere o meno di acquistare il Retron 5.

Comprarlo, perchè sì:

– Fantastico rigiocare 20/30 anni dopo ai videogames con cui siamo cresciuti;

– Ben 5 consoles in una;

– Prezzo alla portata di tutti;

– Reinserire in una console le cartucce di una vita fa non ha prezzo;

– Ora è possibile salvare ovunque nel gioco;

– Oltre al joypad fornito con la console si possono usare i vecchi mitici joypad delle consoles originali;

– Grafica adattata alle nuove TV grazie all’uscita HDMI e agli shaders della console per una risoluzione a 720p;

– Ideale per chi voglia giocare ai primissimi capitoli di tante saghe famose al giorno d’oggi;

Comprarlo, perchè no:

– Tanti giovani, nati nell’era della grafica 3D e ormai abituati ad un comparto tecnico basato sulle nuovissime tecnologie, sono prevenuti in partenza sui giochi a 8 e 16 bit etichettandoli come brutti, noiosi e superati;

– Inutile comprare il Retron 5 se abbiamo già venduto i giochi anni fa, dovremmo ricomprare le cartucce spendendo altri soldi;

– Chi ha poco tempo libero lo dedicherà quasi sicuramente alle consoles Next Gen;

– Finchè non verrà provato dal vivo, resteranno dubbi su risoluzione grafica dei giochi, compatibilità PAL/NTSC e altre cose;

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ALTRE RETROCONSOLES ALTERNATIVE?

Oltre alla già citata Retron 5 e modelli precedenti, esistono altre consoles compatibili con i vecchi sistemi di una volta. La Hyperkin vende il SupaBoy, console portatile stile PSP compatibile con i giochi del Super Nes.

Ci sono poi l’Atari Flashback, con cui giocare ai vecchi giochi dell’Atari e nella cui confezione ne sono già inclusi 60, oltre ai classici 2 joystick; il Sega Genesis Classic Game Console per i giochi del Megadrive, con 2 joypad e 80 giochi inclusi; vi sono poi molti altri modelli compatibili con l’uno o l’altro sistema, compreso un modello compatibile con Nes che include la mitica pistola Zapper.

SupaBoy e FC3Plus

COMMENTO FINALE

Penso sia sbagliato dover scegliere tra il Retron 5 e una console Next Gen come PS4, Xbox One o Wii U. Dato il prezzo più che abbordabile, consiglierei a tutti di comprare il Retron 5 senza però rinunciare anche ad una console moderna, e trovare qualche cartuccia dei sistemi già citati da giocare ogni tanto (in siti come eBay ce ne sono sicuramente), alternandoli con giochi Next Gen di un’altra console già in nostro possesso.

Tagliando corto, il Retron 5 non potrà mai competere con i sistemi attuali ma è perfetta come console da affiancare a questi: console Next Gen e Retrogame una fianco all’altra, una coppia vincente che soddisfa i giocatori di tante fasce d’età. Non aggiungo altro, a parte che… appena esce, è mia!

Pongy

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